L’assessore Katiuscia Cassetta presenza il progetto
“Libraria. La biblioteca gesuitica e i primi studi di Matteo Ricci. Incunaboli, cinquecentine e rarità nel primo nucleo della biblioteca comunale Mozzi-Borgetti”, questo il nome della mostra, curata da Laura Mocchegiani, allestita nelle sale antiche della biblioteca di Macerata. Il taglio del nastro oggi. Prima dell’inaugurazione c’è stata la presentazione di Libraria, con il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta, il vescovo Nazzareno Marconi, il presidente della fondazione internazionale “Padre Matteo Ricci”, Dario Grandoni, e del direttore dell’Istituto italiano di cultura a Bruxelles, Paolo Sabbatini.
La mostra, che chiuderà il 31 ottobre, evidenzia il fortunato progetto educativo del collegio gesuitico che, a partire dal 1565, ha avuto sede nell’attuale palazzo della biblioteca. I Gesuiti disponevano di una ricca biblioteca denominata Libraria che, dopo la soppressione dell’ordine nel 1773, darà vita al primo nucleo della biblioteca Mozzi-Borgetti.
Il percorso espositivo è stato organizzato in quattro sezioni: le prime tre ripercorrono l’ordine della biblioteca gesuitica Cultura Umanistica, Scienza, Giuristi e la quarta, che si richiama alla storia dell’ordine, è stata dedicata interamente a padre Matteo Ricci.
L’obiettivo è mettere in risalto il fortunato progetto educativo dei Gesuiti: un metodo pedagogico allo stesso tempo rigoroso ma permeabile alle influenze della società, orientato anche verso le scienze e destinato a divenire il fulcro metodologico e culturale di una sorta di koiné del mondo cattolico. In secondo luogo sono stati selezionati i testi da un punto di vista storico-artistico esponendo incunaboli, cinquecentine e altri testi antichi che si lasciano apprezzare anche per la raffinatezza delle immagini, l’eleganza dei caratteri e il pregio editoriale e tipografico.
La mostra è visitabile dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30 su prenotazione (0733.256360).
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