Palazzo Lazzarini
Tre giorni di attività per valorizzare la sezione archeologica del museo di Palazzo Lazzarini, a Morrovalle, inaugurata lo scorso anno. Si svolgeranno in occasione della Giornate europee dell’archeologia, in programma dal 17 al 19 giugno, sono organizzate dalla sezione locale dell’Archeoclub d’Italia, con il patrocinio del Comune. Le giornate di venerdì (dalle 16 alle 19) e sabato (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19) saranno incentrate sulle visite guidate delle due stanze espositive, cui sarà affiancata la proiezione del video relativo alle ultime scoperte archeologiche fatte a Morrovalle. Domenica alle 17, sempre a Palazzo Lazzarini, l’archeologo Daniele Russo terrà una conferenza dal titolo “Il cammino degli antichi nel nostro territorio”, durante la quale parlerà dell’importanza dei ritrovamenti effettuati a Morrovalle, di cui è stato addetto agli scavi, per la ricostruzione della storia delle Marche.
Domenica, tra l’altro, ricorrerà il primo anniversario dall’inaugurazione della sezione archeologica di Palazzo Lazzarini, aperta dal 19 giugno dello scorso anno. Al suo interno sono custoditi i reperti rinvenuti duranti gli scavi della Società Gasdotti Italia Spa per la realizzazione del metanodotto San Marco-Recanati in contrada Burella. Qui sono state portate alla luce sepolture di una necropoli picena con presenza di elementi di corredo funerario, inquadrabili tra la fine del VII e il VI secolo a.C. A Morrovalle si trova anche una seconda area archeologica, a borgo Santa Lucia, dove in passato sono state rinvenute due strade glareate, una di modeste dimensioni che consentiva il transito dei carri e un’altra più grande ed importante che fungeva di raccordo tra le città vicine di Potentia (Potenza) e Pausulae (San Claudio) e Cluana (Civitanova) e resti di epoca romana, con particolare reperti che confermano la presenza nelle vicinanze di un tempio dedicato ad Apollo.
I reperti recuperati sono posizionati in apposite vetrine e corredate da pannelli esplicativi con testi e immagini a corredo. A supporto dell’esposizione vi è anche una sala immersiva, dove il visitatore potrà vedere, con la realtà aumentata, le aree in corso di scavo e le ricostruzioni in 3D delle sepolture.
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