di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Confindustria Macerata schierata, con i suoi vertici, per la presentazione del progetto Assocheck avvenuta questa mattina nella sala convegno della sede dell’associazione provinciale di categoria in via Weiden. C’erano il direttore di Confindustria Macerata Gianni Niccolò, il vicepresidente vicario Marco Ragni, il presidente del Terziario Innovativo Alberto Mari e, per i partner del piano, Sabrina Dubbini per l’Istao e la prof Elena Cedrola per Unimc.
«In un momento – ha esordito il direttore Niccolò – di grandissima incertezza del quadro economico questo progetto si propone di coagulare le esperienze per offrire agli associati una fotografia dello stato dell’arte e della situazione aziendale, fotografia che passa per l’analisi di diversi settori che sono la governance, i prodotti, il settore legato al mercato e alle vendite, l’operatività, le risorse umane, la digitalizzazione e la sostenibilità. Una fotografia della reale situazione con un obiettivo più ampio, quello di guidare l’azienda a migliorarsi per il tramite di una crescita strutturata».
Marco Ragni
L’analisi di Ragni: «Ci siamo chiesti cosa potessimo fare per gli associati, appunto in una situazione di altissima volatilità, con scenari che mutano di settimana in settimana: Ci sono peraltro segnali discordanti, da una parte il Covid che rallenta e dall’altra le grandi difficoltà nel reperire le materie prime per rispondere agli ordini e l’inflazione sostenuta. Paradossalmente abbiamo più occupati con le aziende che hanno difficoltà nel reperire le risorse umane. In tutto questo c’è l’inadeguatezza della classe politica che non da risposte adeguate e lo fa in modo tardivo. L’esito del referendum dimostra lo scollamento che c’è tra la politica e la società, i politici qualche domanda dovranno farsela. Per quanto ci riguarda, torniamo alla base degli associati con un progetto che è cartina di tornasole dell’organizzazione aziendale, un progetto curato da un dream team che funge da osservatorio e che farà attività di formazione e di informazione».
Osserva Alberto Mari: «Sono 56 domande che serviranno a formulare il giudizio, peraltro è possibile anche fare online l’autovalutazione. Quello che ho visto, nel corso di anni di lavoro nel settore, è che abbiamo piccole imprese con assetti non adeguati, con un bassissimo livello di strategia e di organizzazione». Dubbini, per l’Istao, ha sottolineato il ruolo dell’istituto, «una struttura di ricerca e di formazione sul territorio. Assocheck ci permette di dare un contributo in un campo dove si apre un lavoro enorme». La prof Elena Cedrola, responsabile del dipartimento di Economia di Unimc, osserva: «Un’attività di progettazione e di innovazione, si tratta di mettere a punto le capacità dei nostri studenti specialisti in management e marketing internazionale affianco ai professionisti del settore, dalle giovani generazioni vengono sempre nuove idee. Va messa in evidenza l’importanza della strategia aziendale, si possono avere prodotti ottimi ma l’assenza di strategia porta le imprese a non potersi sostenere economicamente».
Rileva ancora il direttore Niccolò: «Un progetto realizzato in condivisione con i nostri due atenei per valorizzare le eccellenze, abbiamo messo in campo una cospicua attività di affiancamento alle nostre azienda, la funzione iniziale è quella della diagnosi per arrivare a costruire». Non un piano solo per l’oggi, rileva infine Ragni ma «un progetto anche di visione a lungo termine».
Gianni Niccolò
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