Il cammino questa mattina verso l’arrivo
Alle 6,20 di questa mattina i pellegrini hanno raggiunto a piedi la basilica di Loreto. La 44esima edizione della Macerata-Loreto, riproposta quest’anno dopo il Covid in forma ridotta (erano un migliaio ieri sera alla partenza dallo Sferisterio), è stata contraddistinta dalla preghiera per la pace e per l’Ucraina, come aveva chiesto ieri sera papa Francesco in collegamento telefonico (leggi l’articolo).
La partenza dallo Sferisterio
All’arrivo i pellegrini sono stati accolti dal card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, dall’arcivescovo e delegato pontificio di Loreto Fabio Dal Cin e da mons. Giancarlo Vecerrica, già vescovo di Fabriano e ideatore oltre 40 anni fa del Pellegrinaggio, che li hanno ringraziati. Il tema dela guerra e la preghiera per l’Ucraina sono stati il tema ricorrente, sin dalla celebrazione di ieri sera, dell’edizione 2022, accompagnata dalla Fiaccola della Pace.
Dopo aver camminato tutta la notte per circa trenta chilometri, tutti i partecipanti e i tantissimi che si sono uniti dalle loro case attraverso i mezzi di comunicazione, hanno rivolto un appello ai presidenti di Russia e Ucraina Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.
L’appello letto da Ermanno Calzolaio questa mattina davanti alla Basilica di Loreto
Questo il messaggio letto all’arrivo da Ermanno Calzolaio, presidente del Comitato Pellegrinaggio a Loreto, all’esterno della basilica di Loreto. «Dopo più di cento giorni di guerra, di lutti e rovine e di iniziative diplomatiche sembra non esservi ancora una via per la pace. Davanti a questa situazione, che appare senza via di uscita, come pellegrini mendicanti del bene e consapevoli del male che può sedurre la libertà degli uomini, ci siamo messi in cammino verso la santa casa di Loreto, la casa di colei che, di fronte all’impossibile, si è rivolta a Gesù a Cana di Galilea dicendogli: “non hanno più vino”. Quella semplice domanda di Maria ha reso possibile l’impossibile, ha restituito la gioia e la speranza a chi non vedeva alcuna via di uscita. Tuttavia, è stata necessaria anche la disponibilità e la fiducia dei servi a fare “tutto quello che Egli vi dirà”. Davanti all’impossibile, per il contraccolpo che Gesù aveva destato in loro, quegli uomini hanno percepito ragionevole compiere un gesto così ingenuo come riempire d’acqua le giare. Analogamente, camminare tutta la notte è un gesto in apparenza inutile davanti alle proporzioni del problema. Ma abbiamo imparato che nel cuore dell’uomo c’è sempre la possibilità di trovare nuove strade per portare salvezza, come è stata la risposta di Dio che, davanti alla drammatica situazione dell’uomo, ha scelto di farsi un bambino nel seno di una ragazza.
L’arrivo a Loreto
Noi abbiamo camminato con fiducia, perché siamo figli di don Giussani, il sacerdote milanese che ci ha introdotto alla bellezza dell’essere cristiani, il quale ci ha insegnato che la suprema categoria della ragione è quella della possibilità. Abbiamo questa ingenua e ragionevole fiducia che lei, presidente Putin, e lei, presidente Zelenky, possiate, come Mosè, aprire una nuova strada nel Mar Rosso, che faccia passare il popolo all’asciutto».
Durante la notte, invece, il cammino è stato arricchito dalla preghiera, dai canti e da diverse testimonianze. Una è quella di Gemma Calabresi, la moglie del commissario Luigi Calabresi che, nel 1972, venne assassinato dal terrorismo rosso: rimase vedova con tre figli piccoli e ha detto di aver perdonato dopo anni gli assassini di suo marito e che ancora oggi prega per loro e chiede che abbiano pace nel loro cuore. A Loreto, all’arrivo, tutti i presenti hanno letto la consacrazione al cuore di Maria di papa Francesco. Dandosi poi l’appuntamento al 2023.
Macerata Loreto a piedi, i volti e le voci dei pellegrini (Video)
Lo Sferisterio si riempie di pellegrini, papa Francesco al telefono: «Stanotte pregate per la pace»
Appello diretto anche e soprattutto a Biden ?
Sai che glie frega de lu messggiu vostro a Putin e l'altro
Chi sa se i rappresentanti del clero sono andati a piedi o sono andati in macchina con la scorte come altre volte?
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E’ tutta colpa di PUTIN che e’ iniziata la brutale guerra, carissimo MARINO MENCHI il nostro vescovo non ha scorte e non ha neanche l’autista come c’e’ l’ha aveva il precedente vescovo ed ha una macchina “normale” xche’ l’ho visto qualche volta passare.
L’acredine che contraddistingue alcuni commenti è davvero triste. Abbiamo in questi anni tutti toccato con mano che affidarsi alla scienza e all’uomo è a dir poco scarsamente efficace. Se qualcuno vuole affidarsi a Maria è necessario puntare il dito come fosse malfattore? Io non so quale sacerdote è stato visto in Rolls, ma quelli che ho visto io erano pellegrini come tutti!!
Questi sono i veri atei, i veri filistei, presuntuosi e superbi supercaz.zolari, che segnalano al Padreterno e alla Mad.onna la questione della guerra in Ucraina, indicando anche alle loro Autorità il corretto protocollo da seguire… il fine della preghiera è la preghiera stessa, trascendere la realtà apparente, muoversi verso la Verità, che può essere soltanto metafisica… pregare per qualcosa è inutile e meschino, lo sanno benissimo anche loro, ma l’ipocrisia va così di moda quest’anno…
Appello per la pace a Zelenski.
Ok, adesso andiamo a distruggere le Curie vescovili ed a rubare calici e pissidi in oro, poi chiediamo ai vescovi di fare la pace (ovviamente ci teniamo il malloppo e loro si tengono i danni e nessuno sporge denuncia perché siamo tra pacifisti).