Museo di Storia Naturale:
un patto per la valorizzazione

MACERATA - Firmata la convenzione tra il Comune e l’associazione culturale Amici del Museo

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Il museo storia naturale

Convenzione tra il Comune e l’associazione culturale Amici del Museo di Storia Naturale per la gestione, la valorizzazione e la programmazione del Museo con sede a Palazzo Rossini-Lucangeli.

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Romano Dezi, fondatore del Museo di storia naturale, scomparso lo scorso anno

Il Museo, la cui collezione è stata donata nel 2017 dal fondatore Romano Dezi al Comune di Macerata, è una realtà da salvaguardare e valorizzare anche in virtù dell’attività didattica svolta negli anni dai fondatori con lo scopo di attuare nel tempo delle azioni finalizzate al potenziamento e al miglioramento della fruizione di tutti i beni culturali della città, che possono essere considerati non solo un elemento di attrattività turistica, ma anche motore di innovazione e crescita interna e soprattutto di coesione sociale per tutta la cittadinanza.

L’Associazione, nata a novembre del 2021 da un gruppo di specialisti e appassionati di paleontologia, zoologia ed entomologia, ha come obiettivo quello di collaborare a titolo volontario con il Comune mettendo a disposizione le competenze tecniche, scientifiche e naturalistiche dei vari soci. L’Associazione, grazie alla convenzione della durata di due anni, si occuperà della gestione dell’apertura e della chiusura del Museo, della valorizzazione dello spazio attraverso conferenze, visite guidate e attività per le scuole e della catalogazione, della salvaguardia e della tutela dei reperti in esposizione.

museo-di-storia-naturale-2-450x338«In questi mesi, come Amministrazione, abbiamo messo in campo numerose iniziative per valorizzare il Museo di Storia Naturale con lavori di conservazione, inventariazione e catalogazione di tutti i reperti – ha detto l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Abbiamo inoltre coinvolto l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Macerata e l’Accademia di Belle Arti con l’attivazione di tirocini formativi presso il Museo e l’inserimento di giovani in una realtà unica. Insieme all’Associazione Amici del Museo di Storia Naturale, che ringraziamo per il supporto e la sensibilità, stiamo mettendo a punto un calendario di iniziative rivolte ad adulti, famiglie e bambini per far conoscere il Museo e le sue potenzialità con incontri su temi naturalistici con esperti dei diversi settori e tematiche e uscite in città e nei parchi per conoscere flora e fauna del nostro territorio».

Il Museo è stato riaperto al pubblico dopo la chiusura a seguito della pandemia nell’agosto del 2021 e nello stesso anno ha acquisito, sotto forma di donazione, due collezioni: la prima appartenente ad Alberto Benedini (Lodi) costituita da 11 teche contenenti reperti malacologici ed entomologici, la seconda all’ingegner Nicola Brachetti (Macerata) composta da 1100 conchiglie e circa 300 tra fossili e minerali. Una terza collezione, in comodato d’uso, da parte della signora Carla Paccamiccio appartenente al padre Dino (Potenza Picena) si è aggiunta in quest’ultimo periodo: questa annovera 160 cassette entomologiche con migliaia di insetti, una ricca collezione di 220 uccelli imbalsamati, 8400 conchiglie provenienti da tutto il mondo, oltre a numerosi reperti di minerali e fossili. Attraverso questa ulteriore acquistizione il Museo potrà offrire alla cittadinanza una panoramica più ampia della biodiversità attuale e del passato, favorendo la conoscenza dell’ambiente in cui viviamo per meglio sensibilizzarne la conservazione e il rispetto.

Addio a Romano Dezi, fondò il museo di Storia naturale

 



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