Le elezioni del 2016
di Alessandra Pierini
Ufficializzate le candidature annunciate di Francesca Spigarelli e John Francis McCourt per l’elezione come rettore del sessennio 2022-2028 in successione a Francesco Adornato.
Mc Court aveva già formalizzato la sua intenzione di partecipare venerdì, oggi alla scadenza dei termini anche Francesca Spigarelli è “scesa in campo”.
L’Umanesimo, carattere distintivo dell’Università di Macerata, scelto più volte anche come slogan delle campagne di Ateneo, è anche centrale nei programmi dei due candidati. “L’Umanesimo che unisce. Manifesto aperto per e con l’università di Macerata” è il titolo scelto dal direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, professore d’inglese nato a Dublino, che vive a Trieste. “L’Europa per innovare, l’Umanesimo per eccellere” è invece lo slogan del programma della docente di Economia a Giurisprudenza e delegata alla Terza Missione.
Il professor John Francis McCourt
IL PROGRAMMA DI JOHN FRANCIS MCCOURT – Quella che propone John Francis McCourt è una università diffusa. «Una “Università-comunità” come quella che ho in mente è tutt’altro che un universo chiuso in se stesso, ma è profondamente inserita nel territorio e nelle sue reti, nello spirito di una piena collaborazione senza subalternità. L’Ateneo deve tessere relazioni rinnovate con le istituzioni, gli enti, le imprese e le famiglie, in collaborazione con gli altri Atenei, a partire da quelli limitrofi, mettendo a frutto il suo potenziale innovativo e creativo. La mutua collaborazione tra istituzioni pubbliche è un atto dovuto, che mai può essere accantonato o piegato a una mera logica di concorrenza o di convenienza effimera, sterili per la formazione della comunità studentesca e limitante per il progresso scientifico». Oltre a sottolineare l’unicità di Unimc, solo Ateneo italiano a vocazione esclusivamente umanistica, McCourt indica come la cultura umanistica « che da oltre settecento anni sa rinnovare il mondo attraverso la bellezza, la profondità e la complessità della ricerca e dell’insegnamento, fa la grandezza del nostro Ateneo. Di questa ricchezza sperimento ogni giorno la vivacità e il pluralismo, come docente e come Direttore di dipartimento e poi nelle relazioni stimolanti con le colleghe e i colleghi tutti, con il personale tecnico-amministrativo e bibliotecario, con le dottorande e i dottorandi e, non da ultimi, con le studentesse e gli studenti nelle tante occasioni di incontro e ascolto istituzionale, scientifico, didattico. La complessità di un mosaico di idee esige non semplicemente una gestione (un management) ma una leadership e una governance che sappiano custodire una longeva tradizione intellettuale e formativa. Una leadership e una governance volte a mettere al centro la didattica e la ricerca e a ricostruire i vincoli comunitari, duramente provati dal sisma e dalla pandemia. Una leadership e una governance capaci di un indirizzo di governo fondato sull’ascolto, sulla collegialità, nella certezza che solo garantendo le diversità di pensiero nei luoghi delle decisioni si creino processi inclusivi».
Francesca Spigarelli
IL PROGRAMMA DI FRANCESCA SPIGARELLI – L’Europa e la Costituzione sono le colonne del programma di Francesca Spigarelli che mira a «favorire una piena valorizzazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti, contribuire alla realizzazione delle loro aspirazioni, partecipare, con loro, a uno sviluppo sostenibile della società e delle comunità. Con il coinvolgimento di tutte e tutti possiamo costruire un Ateneo capace di abbracciare l’inclusione, la cittadinanza consapevole ed attiva, il pluralismo delle culture e del pensiero, la difesa proattiva dello stato di diritto e dei diritti umani. Nondimeno, potremo difendere la libertà dei percorsi di ricerca e dei ricercatori».
Spigarelli è pronta a raccogliere, in un’ottica di innovazione e cambiamento che caratterizzano tutte le azioni previste dal suo programma, le sollecitazioni che provengono dall’Europa , dal mondo ma anche dall’Italia per innovare i processi di sviluppo della ricerca. «In altre parole, vorrei, insieme a voi – dice rivolgendosi ai suoi elettori – promuovere il ruolo del nostro Ateneo nel sistema universitario regionale, nazionale, europeo ed internazionale, come sede di ricerca e di didattica di qualità, nelle scienze umane e sociali. Si tratta di valorizzare lo straordinario patrimonio di competenze e conoscenze di cui già disponiamo per affrontare le sfide della sostenibilità sociale, ambientale ed economica, della digitalizzazione e dell’inclusione, che l’Europa ha posto al centro della comune strategia di crescita dei prossimi anni».
La docente promette inoltre valorizzazione delle risorse umane, l’efficienza e la trasparenza dell’azione di governo e di gestione, il dialogo incessante e franco in Ateneo e con il territorio. «Il benessere complessivo delle studentesse e degli studenti dev’essere nostra preoccupazione primaria e costante; ad esso siamo chiamati a dedicare una parte non trascurabile, se non addirittura prevalente, delle nostre energie. Sono loro il futuro nostro, del nostro Paese, dell’Europa. Il territorio in cui sorge la nostra Università, a cominciare dalla Città di Macerata, deve diventare un luogo in grado di attrarre studenti, ricercatori, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario per la qualità della vita, dei servizi offerti, delle infrastrutture e del tessuto culturale e sociale».
Il rettore Francesco Adornato
LE ELEZIONI – I professori di ruolo, i ricercatori, i rappresentanti degli studenti nel Consiglio degli studenti, il personale tecnico amministrativo e i collaboratori esperti linguistici sono chiamati alle urne per la prima volta mercoledì 29 giugno alle 9.30 nel Polo Pantaleoni. Se la prima votazione non avrà esito positivo (per essere eletti nelle prime due votazioni, è necessario avere la maggioranza assoluta), si procederà nella stessa giornata ad una seconda votazione nel pomeriggio. Nel caso in cui anche la seconda votazione non dovesse avere esito positivo, si procederà al sistema del ballottaggio (sarà sufficiente la maggioranza relativa) fra i due candidati che nell’ultima votazione abbiano riportato il maggior numero dei voti.
Hanno diritto al voto 203 professori di ruolo, 83 ricercatori, i 19 rappresentanti degli studenti nel Consiglio degli studenti, 285 tra componenti del personale tecnico-amministrativo bibliotecario e collaboratori esperti linguistici. Il voto di questa ultima categoria è conteggiato nella misura del 33%, quindi 94 voti in totale. Ciascun elettore può votare per un solo candidato. Si voterà in questo caso giovedì 30 giugno con gli stessi orari. In caso di parità si procede a nuove e immediate votazioni sino all’elezione. Sei anni fa l’attuale rettore Francesco Adornato, candidato unico alle elezioni, riuscì ad ottenere alla prima votazione l’81% dei consensi.
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