«Pronto soccorso affollatissimo
ma ci hanno accolti
con umanità e competenza»

MACERATA - Olga Fimmanò ringrazia anche il reparto di Cardiologia per come è stato curato il compagno Fabrizio

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L’ingresso del Pronto soccorso di Macerata (foto di Fabio Falcioni)

«Al Pronto soccorso di Macerata tantissimi pazienti ma siamo stati accolti con professionalità e competenza. E di Cardiologia non conosco il primario ma il reparto è una eccellenza». Sono le parole di Olga Fimmanò, maceratese che lavora in una farmacia di Recanati. Il reparto dell’ospedale di Macerata, primo punto cui rivolgersi in caso di necessità, si presenta spesso affollato e spesso sono state sottolineate le difficoltà organizzative per mancanza di personale. Questo però non ha fatto passare inosservato a Fimmanò e al suo compagno che ha avuto bisogno di cure tempestive: il modus operandi è stato da entrambi.
«Negli ultimi mesi, purtroppo  – racconta Olga Fimmanò – ho avuto molto a che fare con ospedali ed anche con strutture private convenzionate. Ho già espresso il mio sentito ringraziamento a Villalba ed al Santo Stefano in generale per la loro professionalità ed umanità, mi sento in dovere di farlo anche per l’Ospedale di Macerata. Fabrizio il mio compagno, dopo un esame, è stato indirizzato urgentemente in una struttura ospedaliera. Era un giovedì mattina e quando siamo arrivati al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Macerata, era talmente pieno che abbiamo fatto la fila fuori della porta. Nonostante questo, siamo stati accolti con professionalità e competenza, nonché con molta umanità , allo sportello del triage e immediatamente soccorsi .Non conosco il nome dell’ infermerie che era allo sportello quella mattina, ma è stato veramente bravo e capace. Al Pronto Soccorso era in servizio la dottoressa Alessandra D’Alessandro che ha subito capito la gravità della situazione e ha attivato la procedura necessaria  La sua competenza è stata determinante per una diagnosi precisa e veloce. È anche vero che siamo stati diverse ore nel corridoio del Pronto Soccorso, ma i nostri disagi sono stati niente rispetto alle condizioni di sovraffollamento nelle quali deve lavorare il personale medico e paramedico».

Fimmanò racconta di aver assistito anche a scene spiacevoli: «Solo la grande preparazione del personale medico ed infermieristico ha fatto sì che non si trasformassero in lite. Ripeto, anche io ero in difficoltà, mi hanno giustamente da subito chiesto di aspettare fuori per via dell’emergenza covid d io a malincuore l’ho fatto, ma c’erano tante persone che incuranti di regole e richieste specifiche entravano ed uscivano senza nessuna remora».

Po il trasferimento nel reparto di Cardiologia: «Subito ho capito di essere in ottime mani. Non ho avuto il piacere di conoscere il direttore, ma il reparto è veramente un’eccellenza. Siamo stati seguiti con la massima cura ed attenzione , si sono accorti di valori e situazioni veramente difficili da indagare. Un ringraziamento speciale al dottor Pellone, il medico che ha eseguito l’angioplastica e che dovrà continuare a giorni l’inserimento di altri stent. Siamo rimasti colpiti dalla sua enorme capacità e dalla sua umanità. Tutto il suo staff è veramente preparatissimo e lavora con grande professionalità mai disgiunta da una forte umanità. Dovrebbe essere così sempre, ma per esperienza personale so che non lo è assolutamente. Ogni giorno i pazienti vengono informati dettagliatamente, anche più volte , delle loro condizioni e sulla prognosi , i parenti possono parlare telefonicamente e di persona con i medici che oltre ad essere preparatissimi, hanno una grande umanità e con pazienza fanno capire a tutti come si sta procedendo e la patologia di ognuno. Non c’è stato un giorno , e sono già nove che Fabrizio è dentro, che si sia perso tempo , anche durante i fine settimana. Tutto questo per dire che, se è vero che la sanità pubblica ha delle mancanze, ha anche delle eccellenze».

(redazione CM)

 



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