Le vespe di Fronte all’Abbazia di San Claudio
di Marco Ribechi
Oltre 200 vespe in pellegrinaggio a Loreto con la benedizione del vescovo. Sabato e domenica il Raduno Nazionale Città di Macerata ha attraversato le campagne del nostro territorio con partecipanti arrivati da tutta Italia per scoprire le bellezze delle Marche.
Le vetture parcheggiate davanti alla Santa Casa di Loreto
Tra i club più lontani anche compagini giunte da San Severo, Napoli, Badia Polesine nel Veneto, Pomigliano d’Arco in Campania, San Mauro Pascoli in Emilia Romagna. Il sabato gli appassionati dell’intramontabile due ruote hanno visitato l’Abbazia di San Claudio dove hanno potuto ascoltare le vicende di Carlo Magno, l’Abbadia di Fiastra e la riserva Bandini per concludere la giornata bucolica nei terreni della cantina La Murola.
Domenica invece, dopo la colazione, la partenza dalla sede del Vespa Club in via Panfilo per effettuare il percorso storico dei Pellegrini che si recavano a Loreto dove lo stesso vescovo Fabio Dal Cin ha benedetto i guidatori e le vespe, parcheggiate nella piazza.
La benedizione del vescovo della Santa Casa Fabio Dal Cin
«Il vescovo ci ha ricevuto con grande affetto e calore – spiega il vicepresidente del club Quirino Inverni – è stato molto felice del percorso tramite cui abbiamo raggiunto la Santa Casa poiché è quello storico dei pellegrini. Ci ha detto che abbiamo fatto da apripista perché proprio quest’anno sarà percorso a piedi dai pellegrini». Oltre all’incontro con il vescovo i partecipanti hanno potuto godere della visita dei musei della Basilica, attività culturale che si è aggiunta a quella già svolta all’Abbadia di Fiastra dove allo stesso modo erano stati accompagnati in un percorso guidato. L’evento si è concluso con un pranzo collettivo nella casa accoglienza dove sono stati assegnati anche i premi del Campionato Nazionale Turismo. «Noi vespisti quando ci spostiamo lo facciamo in massa – conclude Inverni – è bello vedere che c’è sempre grande interesse in chi ci vede passare e inoltre facciamo da promozione al territorio e anche, in parte, alla sua economia perché comunque stiamo parlando di un evento che tra partecipanti e familiari riesce a muovere oltre 350 persone».
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