Leonardo Catena
«Dopo la storica sconfitta alle elezioni regionali e in diverse città e comuni importanti il Pd si è avvitato in tattiche e incomprensibili passaggi interni. La cosa è ancora più preoccupante se nel frattempo si assiste alle difficoltà di governo di una destra scomposta che nascono dalla mancanza di una visione politica di medio e lungo respiro che rilanci lo sviluppo economico e la crescita del sistema regionale». Inizia così l’appello ai dem di Leonardo Catena, sindaco di Montecassiano e responsabile regionale dell’area Base Riformista.
«I cittadini hanno perso la fiducia nei partiti che a loro volta non sembrano più capaci di comprendere i bisogni e il vivere quotidiano delle persone. Di fronte a questo scenario serve ricostruire un rapporto fiduciario con i territori e questo non può che passare dall’emergere di una nuova classe dirigente che non siano i soliti volti -prosegue Catena – La crisi profonda e lo spopolamento delle aree interne e dei piccoli comuni, la drammatica situazione demografica determinata dal crollo delle nascite che metterà in crisi il sistema di welfare dalla sanità al sociale, dall’istruzione alle pensioni, le radicali trasformazioni del mondo del lavoro che richiederebbero un nuovo sistema di politiche attive e passive, la crisi energetica e ambientale che ci chiamano a rivedere le fondamenta del nostro sistema socioeconomico, una ricostruzione post sisma che procede a rilento, sono solo alcuni dei temi su cui ci sarebbe modo di costruire un nuovo modello per le Marche, sostenibile e inclusivo. Solo con la buona politica e una classe politica rinnovata e credibile si può battere l’antipolitica e ricostruire il tessuto democratico, con il coinvolgimento di tutte le forze sociali. Ecco perché serve urgentemente un congresso straordinario, aperto, che superi le vecchie logiche e aree di appartenenza con al centro l’unico interesse di una comunità che da troppo tempo è lasciata senza speranza. Il Commissario può accompagnarci per creare le condizioni affinché si svolga un congresso costruttivo, aperto e di confronto sincero – aggiunge il sindaco di Montecassiano – .Il centrosinistra, inteso come ampio campo progressista, è ancora una presenza forte e vitale nell’elettorato ma è del tutto disincantato e sfiduciato. Dobbiamo riaccendere la speranza della buona politica che risolve i problemi più sentiti e sa ascoltare le persone senza supponenza. In molti dovrebbero prendere atto che il loro tempo in prima fila è ampiamente scaduto e che non si può proseguire così. Al pd non servono dirigenti che vincono congressi con numeri sempre più risicati per il calo delle iscrizioni e che poi sono invisi agli elettori. Servono nuove figure, magari cresciute nei territori nella veste di amministratori e che abbiamo piena consapevolezza di quanto è diventato difficile conciliare tempi di vita e di lavoro, quanto sia complesso avere compiti di cura verso familiari più fragili e al contempo costruire il futuro insieme alle giovani generazioni. Non vedo alternative alla reale rinascita del Partito Democratico e noi siamo pronti a partecipare a questa nuova fase consapevoli che tutti sono preziosi ma che solo il cambiamento serve a noi e soprattutto serve ai marchigiani prima che esauriscano gli ultimi scampoli di pazienza. Nel frattempo ci sono le elezioni amministrative e dobbiamo lavorare per sostenere i nostri candidati che hanno le qualità per rappresentare un’alternativa credibile ad una destra inconcludente e che si è dimostrata più capace a contestare che non a governare».
Tutte le problematiche che hai elencato, dentro il PD sono di difficile dibattito. Purtroppo il PD è irriformabile che non si apre ai giovani. Soprattutto ha perso la spinta Riformista.....
Non lo capiscono Leonardo che il loro tempo è finito ma perseverano oltremodo quindi inutile arrabbiarsi e farsi il fegato amaroLa scelta più logica è uscirne tanto certe cariatidi rimarranno sempre radicate al loro posto secula seculorum.
Non lo capiscono Leonardo che il loro tempo è finito ma perseverano oltremodo quindi inutile arrabbiarsi e farsi il fegato amaro. La scelta più logica è uscirne tanto certe cariatidi rimarranno sempre radicate al loro posto secula seculorum.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
certo che nel PD una spiccata capacità di elaborara progetti nel segno di novità originali,come la situazione radicalmente cambiata richiede,non si vede,concorrendo in tal modo ad un quadro complessivo deludente,che disorienta l’elettore.Capisco che non si tratta di un compito tanto facile,ma appunto serve un vistoso salto di qualità sostanziale.Vedo in affanno anche il movimento sindacale e le categorie deboli diventano sempre più deboli.
…magari vi servisse solo quella, sareste già a un quinto dell’opera!!! gv
Parole al vento finché ci saranno quei capetti che hanno portato alla fine il PD.
I nomi li conoscono tutti, quando li cacciate? e sbarrate le finestre per non farli rientrare,
Hanno fatto commissariare il partito in tutta la regione ed ancora ve li state a tenere? Ho dubbi anche su di voi giovani a questo punto. Se non vanno fuori loro sparirà anche la sigla.
Con la situazione che stiamo vivendo aggiungo che la situazione è ancora più critica perchè tutti gli altri non è che stiano meglio.E’ un quadro tutto sfilacciato perchè,a differenza di una volta,oggi la selezione del personale politico non si capisce bene come avviene,quando avviene,certamente non facendo le indispensabili esperienze,ma,addirittura,per cooptazione,con la conseguenza che la classe
politica finisce per essere rimorchiata da altre componenti