L’assessora Barbara Capponi
In vista della prossima apertura dello Sportello ‘Amare’, frutto di un protocollo di intesa tra il Comune di Civitanova, l’associazione “Amare” di Pesaro e l’Area Vasta 3, si svolgerà martedì dalle 15.30 alle 19.30 in sala consiliare, il convegno “Cultura e servizi concreti nel sostegno alla gravidanza con diagnosi infausta”.
In apertura dell’evento porteranno i saluti istituzionali Barbara Capponi, assessore alle Politiche Sociali e Famiglia, Maria Lina Vitturini presidente commissione regionale Pari Opportunità, Daniela Corsi direttrice Av3 e Katia Marilungo, presidente Ordine degli psicologi delle Marche. A seguire, interverrà Laura Lippolis, psicologa e psicoterapeuta, socia fondatrice, referente scientifica e psicologica dell’associazione “Amare”, a cui farà seguito la lectio magistralis del professore Alessandro Cecchi. La parte finale sarà riservata alle domande del pubblico presente. Il convegno è aperto alla partecipazione della cittadinanza, (info prenotazioni segreteria@associazionepraxis.it ), nel rispetto delle norme anti Covid. Sarà altresì possibile seguire l’evento da remoto collegandosi al sito del Comune (www.civitanovamarchetv.com)
«L’apertura di questo sportello – ha dichiarato l’assessore Barbara Capponi – è un traguardo di civiltà a sostegno di tutte quelle donne, coppie e famiglie che meritano di essere sostenute ed accolte in un momento tanto importante quanto doloroso del loro percorso di vita e genitoriale. Con grande orgoglio Civitanova si fa protagonista rendendo concreto un servizio delicato e innovativo. Ringrazio per la loro sensibilità tutti i partner che hanno collaborato a lungo per strutturare questo servizio che necessita un lavoro di rete e uno sguardo comune a tutela della vita e della dignità di ciascuno a partire dai più piccoli ed indifesi, come è nello spirito di Civitanova Città con l’Infanzia».
«Lo sportello ‘Amare’, di prossima apertura – spiega l’amministrazione – usufruirà degli spazi riservati nella sede comunale in coabitazione con lo sportello ‘Informa Donna’, con la finalità di promuovere e di incoraggiare la cultura del rispetto e dell’accoglienza della vita umana nell’ambito del progetto “Civitanova Città con l’Infanzia”, volto a tutela della vita a partire dal momento del concepimento e della gravidanza. Nello specifico, lo Sportello ‘Amare’ accompagnerà, mediante il lavoro sinergico e la collaborazione di diverse figure professionali, coppie e famiglie che si troveranno di fronte a diagnosi infauste, con un’opera di informazione, sostegno e presa in carico durante tutto il periodo perinatale. Stesso sostegno verrà assicurato in caso di lutto genitoriale nella gestione del dolore. A livello operativo, lo Sportello ‘Amare’, dopo un colloquio telefonico o via e-mail, concorderà appuntamenti cadenzati, con professionisti e volontari, per tutto il periodo della gravidanza, fornendo informazioni specifiche».
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Per anni ho creduto che il coraggio in battaglia e lo sprezzo del pericolo fossero la più alta espressione della personalità dell’essere umano. Credevo pure che l’aborto servisse per eliminare da una famiglia e dalla società coloro che non avessero tutti i canoni imposti dalla società stessa per poter partecipare in essa alla pari con gli altri.
Grazie a Dio, ho cambiato il mio punto di vista. Avevo visto genitori che con abnegazione e infinito amore si dedicavano a figli che erano diversi per le leggi della società materialista. Si sono aperti nuovi orizzonti di umanità, che prima non avevo. In Africa ho visto gente morire per mancanza di chinino, bambini che, pur mangiando, erano ammalati dalla “malattia della fame”, scheletrici. E vedevo le madri che li accudivano con amore, perchè laggiù i bambini – tutti – erano considerati una ricchezza e, almeno all’epoca, non esisteva l’aborto.
Qui stiamo nella decadenza morale più completa: ci dicono cosa fare per essere felici e senza pensieri: eliminare ogni intralcio, chiudendoci nel nostro piccolo “particulare”.
Sì, è con orgoglio che il Comune di Civitanova Marche fa conoscere questa iniziativa salvavita per chi arriva e per i suoi genitori coraggiosi e liberi di accettare quello che viene definito karma, ma che in effetti non è mai contro i soggetti interessati.