Daniela Zepponi
«Il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica. Sono il 26,4% le donne che hanno subito volenza psicologica o economica dal partner attuale e il 46,1% da parte di un ex partner. E poi ci sono donne e bambine che non sanno nemmeno che l’abuso che subiscono ogni giorno è una forma di violenza. Sono numeri che invitano a riflettere, numeri che spaventano: numeri che gridano a gran voce che bisogna fare qualcosa. Indignarsi non basta più: è necessario intervenire in maniera concreta, strutturale e sinergica».
Con queste parole il gruppo di rappresentanza Cna Impresa Donna, con il supporto della presidenza provinciale dell’associazione di categoria, ha coinvolto l’Ambito 15 nella realizzazione di un ambizioso progetto che vede coinvolto l’intero territorio della provincia grazie alla buona volontà di artigiani/artigiane e imprenditori/imprenditrici, che hanno decido di impegnarsi in prima persona nella lotta alla violenza di genere, nel supporto ai progetti già in essere e nella vicinanza concreta alle donne vittime di violenza.
Francesca D’Alessandro
«Si tratta di una iniziativa molto importante perché dà concretezza al lavoro di implementazione e potenziamento della Rete Locale Antiviolenza, di cui fanno parte numerosi soggetti pubblici e privati, tra cui anche Cna – ha detto Francesca D’Alessandro, il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali del Comune di Macerata, capofila dell’ATS 15 -. Ci auguriamo che iniziative analoghe possano svilupparsi sul nostro territorio affinché vengano forniti, a quanti più soggetti possibili, gli strumenti necessari per assicurare un supporto alla donna vittima di violenza che sia realmente efficace ed efficiente. L’indipendenza economica è elemento essenziale per coloro che hanno la necessità di rimettersi in gioco e tornare al più presto possibile ad una vita pienamente autonoma e normale, dopo i traumi vissuti. La rete è anche l’elemento essenziale per consentire la prevenzione e il contrasto di un fenomeno, come la violenza di genere, principalmente culturale e presente in ogni fascia sociale della popolazione». Il Progetto che partirà nei prossimi giorni mira, grazie al supporto dell’Ambito 15 e alla collaborazione con il Centro Anti Violenza – Cav di Macerata, a formare gli associati Cna (ma anche dipendenti e dirigenti) informandoli su cosa è la violenza di genere, su cos’è il Cav e su cosa fare se si dovesse venire in contatto con situazioni che necessitano un supporto.
Gli incontri saranno online e si svolgeranno il 13 e 20 aprile, dalle 18 alle 19,30. Per partecipare in diretta è necessario inviare una richiesta all’indirizzo comunicazione@mc.cna.it. Daniela Zepponi, presidente di Cna Impresa Donna Macerata, presenta l’iniziativa: «L’obiettivo non è assolutamente quello di sostituirsi alle figure formate ad accogliere ma bensì di sensibilizzare una platea più ampia possibile, creare una rete di sicurezza e permettere ad ognuno di capire quali sono gli atteggiamenti sbagliati che, magari per consuetudine, si portano comunque avanti. La seconda parte del progetto – prosegue Zepponi – intende invece dare un’opportunità alle Donne sostenute dal Cav, opportunità sia di formazione che lavorativa, all’interno di realtà aziendali già formate e con una sensibilità particolare nei confronti del vissuto complesso che esse possono avere.
Attraverso la Cna le donne in carico al Centro potranno accedere ad una formazione specifica da stabilire insieme e potranno avere a disposizione alcune ore di formazione digitale avvalendosi di professionisti interni a Cna o di altre associazioni con cui sono state stabilite collaborazioni. Tutto questo aiuterà le persone in carico al Cav nella ricerca di un lavoro e potrebbe renderle economicamente indipendenti e meno soggette alla possibilità di ritornare sui propri passi per mancanza di supporto. È il primo progetto che ho condiviso con il gruppo di presidenza – dice la presidente di Cna Impresa Donna – ed è un impegno che ho particolarmente a cuore; per questo motivo vedere il bellissimo supporto arrivato immediatamente non solo dal presidente provinciale Maurizio Tritarelli e dal direttore Massimiliano Moriconi, ma anche dalle presidenti e dai presidenti dei Mestieri che ha permesso diventasse una realtà mi emoziona. Abbiamo la volontà di costruire una rete concreta nel territorio, supportando l’Ambito 15 e mettendoci a disposizione di chi ogni giorno lotta per avere una seconda opportunità e uscire dalla violenza».
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