Il nuovo direttivo
Rinnovato il direttivo per il Centro Studi Carlo Balelli con la conferma alla presidenza di Emanuela Balelli, erede della celebre dinastia di fotografi. L’assemblea ha anche decretato l’elezione dei membri in carica per il triennio 2022-2025 come previsto dallo statuto. L’incontro è stata occasione di ripercorrere le molteplici iniziative intraprese nel mandato appena trascorso, caratterizzato in parte dall’avvento della pandemia, oltre che momento di confronto sulle prossime attività di intraprendere. «È doveroso un mio ringraziamento ai membri uscenti – ha affermato Emanuela Balelli -, i quali hanno collaborato con passione nelle iniziative realizzate durante il loro mandato».
Donatella Donati
Emanuela Balelli ha poi ricordato, a pochi giorni dal primo anniversario della scomparsa, avvenuta il 6 aprile 2021, la professoressa Donatella Donati che ha a lungo collaborato con Cronache Maceratesi: «Socia fondatrice e, per un mandato, vice presidente del nostro Centro Studi, cui ha collaborato attivamente, con profonda competenza e passione».
All’interno del consiglio direttivo sono invece risultati eletti: Luciana Andrenelli, Nicola Di Monte, Lucia Guida, Andrea Mozzoni, Ivano Palmucci, Bianca Maria Pietrarelli, Giovanna Salvucci e Alessandra Sfrappini (membro di diritto nominato dalla famiglia Balelli); mentre la carica di presidente onorario è ricoperta da Giovanna Pernisco Balelli. Emanuela Balelli ha poi ripercorso le tappe più importanti dell’ultimo triennio, a partire dal 27 giugno 2019, con l’inaugurazione, all’ex Ospizio dei Pellegrini dell’Abbadia di Fiastra, della mostra “Obiettivo sul fronte. Carlo Balelli e le Squadre Fotografiche militari nella Grande Guerra. Per l’occasione veniva anche ristampato il catalogo, con titolo omonimo della mostra. «Significativo, per il Centro Studi, il ritorno della mostra Obiettivo sul fronte a Macerata dopo l’allestimento del 2015, per il centenario del Conflitto – ha detto la presidente Balelli -, il corposo materiale fotografico include anche immagini del 1919, infatti, relative ai lavori effettuati da Carlo Balelli nella Commissione Delimitazione Confini. L’esposizione a cura del Centro Studi è stata realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio della provincia di Macerata e della Fondazione Giustiniani Bandini, con il patrocinio dei Comuni di Macerata, Tolentino e Urbisaglia, in collaborazione con la Biblioteca Mozzi-Borgetti, con la Biblioteca Statale di Macerata, con l’Anmig di Macerata e con la società Meridiana di Urbisaglia. Per il grande successo e per l’apprezzamento dei numerosi visitatori, la chiusura della mostra, prevista per il 4 novembre, veniva prorogata al 6 gennaio 2020, organizzando diversi eventi in contemporanea come il convegno “Balelli / Stranges sguardi sul fronte.
Emanuela Balelli
Il fotogiornalismo di guerra ieri e oggi”, promosso il 19 ottobre 2019 per celebrare decennale di attività del Centro Studi nella sede della mostra all’Abbadia di Fiastra. Ospite della serata, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata è stato Stefano Stranges, fotografo e fotoreporter indipendente: «Un toccante e commovente confronto – ha ricordato ancora Balelli -, tra gli scatti che hanno documentato la guerra a distanza di un secolo, tra la fotografia di Stranges e quella di Carlo Balelli, unite da una profonda e caratterizzante umanità» Nonostante le limitazioni dovute alla pandemia, nell’estate del 2020 il Centro Studi Carlo Balelli ha realizzato un progetto che aveva a cuore da tempo, una mostra fotografica intitolata “Carlo Balelli e il lavoro nel primo Novecento” da allestire nella splendida cornice dell’ex Ospizio dei Pellegrini dell’Abbadia di Fiastra, con la collaborazione della Fondazione Carima, della Fondazione Giustiniani Bandini, della Regione Marche e di Meridiana Experience. Inaugurata l’11 settembre 2020, la mostra ha esposto circa 150 scatti provenienti dagli archivi della famiglia Balelli, dalla Biblioteca Mozzi-Borgetti e dalla Biblioteca Statale di Macerata. «Si è trattato di un suggestivo ed esauriente excursus nelle attività lavorative dei primi decenni del Novecento, dalle fabbriche ai campi, dagli uffici ai cantieri – ha affermato la presidente del Centro Studi -, che ha consentito di evidenziare tutti gli aspetti economici, storici e sociali, riservando una particolare e sensibile attenzione al lavoro femminile. Una storia per immagini, che non è soltanto oggetto estetico, ma luogo della memoria e traccia per ricostruire il passato». Nell’ambito della mostra si è inserito anche il consueto concerto autunnale che si è svolto il 4 ottobre 2020 nella monumentale chiesa abbaziale SS. Annunziata di Fiastra. Nel 2021, per commemorare la Giornata internazionale della donna, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Macerata è stata allestita nella Sala Giunta del palazzo comunale la mostra “Il lavoro delle donne nella storia” utilizzando foto dell’archivio privato della famiglia Balelli e alcuni scatti della mostra “Carlo Balelli e il lavoro nel primo Novecento”. Lo Sferisterio di Macerata ha poi rappresentato, ancora lo scorso anno, l’opera verdiana Aida, nel centenario del suo primo allestimento nell’Arena. L’evento ha offerto l’occasione al Centro Studi di allestire la mostra “Aida 1921-La prima stagione lirica allo Sferisterio di Macerata nelle foto Balelli”, che aveva già visto un primo allestimento nel 2014, per la cinquantesima Stagione lirica allo Sferisterio di Macerata. La mostra veniva inaugurata il 2 luglio 2021, presso la Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, partner dell’iniziativa. Per l’occasione viene ristampato in seconda edizione anche il volume Aida 1921 – La prima stagione lirica allo Sferisterio di Macerata nelle foto Balelli uscito a cura del centro Studi nel 2014. «L’esposizione ha raccolto gli scatti di Alfonso Balelli, elegante e raffinato ritrattista, che nella stagione lirica del 1921 aveva avuto un ruolo importante in quanto membro del Comitato dei Festeggiamenti della Società cittadina dei pubblici divertimenti – ha sottolineato Emanuela Balelli -, un vero e proprio reportage fotografico che ha documentato ogni fase di quello straordinario evento, dall’ampliamento del palcoscenico alle scenografie, dalle rappresentazioni ai costumi. Alfonso ha messo in atto la sua competenza e la sua professionalità, con un tocco di stile che è la sua firma d’autore». Sulla scia della riedizione del libro si è svolto anche un confronto, il 16 luglio dello stesso anno, nel cortile di palazzo Buonaccorsi fra Barbara Minghetti direttrice artistica dello Sferisterio, la regista Valentina Carrasco, Emanuela Balelli e Alessandra Sfrappini. Il tema dell’Aida in relazione alle foto Balelli è stato oggetto, inoltre, di due incontri animati da Lucia Tancredi e Emanuela Balelli, uno presso il Teatro Comunale di Urbisaglia il 24 settembre 2021, l’altro il 20 novembre a Civitanova Marche presso il Club Vela Portocivitanova.
Ci ha lasciato Donatella Donati, patrimonio di memoria e conoscenza
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati