di Giulia Sancricca
Sono tre le città costiere della provincia interessate dal potenziamento della linea ferroviaria Adriatica. I sindaci di Civitanova, Potenza Picena e Porto Recanati hanno partecipato nei giorni scorsi all’incontro in Regione per conoscere l’operazione di potenziamento della tratta Rimini – Pescara. Un progetto che vedrebbe un aumento, entro il 2030, di 176 potenziali treni merci al giorno, rispetto ai circa 40 attuali: significa uno ogni 8-9 minuti.
Un annuncio che ha fatto insorgere le città rivierasche dove la ferrovia attraversa i centri abitati e costeggia la spiaggia nel tratto che arriva fino alla Riviera del Conero.
Il potenziamento da una parte e lo scotto da pagare dall’altra. È tra il lato positivo e quello negativo che gli amministratori, affiancati dalla Regione, cercano di trovare un equilibrio.
Come spiega il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, «l’occasione di crescita non dovrebbe essere sprecata. Non sono contrario allo sviluppo: ben venga il potenziamento del trasporto merci, ma deve andare di pari passo con l’interramento della ferrovia nei tratti vicini ai centri abitati. Noi – ricorda – abbiamo sempre spinto, anche negli anni passati, per ridurre il traffico su gomma e spostarlo su rotaia. Il fatto che la linea venga potenziata per le merci è una occasione di crescita, ma non deve penalizzare il territorio».
Nonostante il ministero delle Infrastrutture pare abbia bocciato la proposta di interramento presentata dai sindaci, Ciarapica chiede, infatti, di insistere su questo aspetto. «Si prenda l’occasione per interrare la ferrovia – ribadisce – evitando di spostarla verso l’interno. Anche perchè – fa notare – lo spostamento interesserebbe tutta la tratta, mentre l’interramento andrebbe fatto solo nei punti in cui il passaggio della ferrovia è fastidioso. Con l’interramento – aggiunge Ciarapica – andrebbero recuperati spazi legati alle spiagge e sarebbe molto importante per lo sviluppo dei territori».
Preoccupato il sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini. «La volontà di far passare un convoglio merci ogni 8 minuti e, se passasse solo di notte, i minuti sarebbero 3, è assurdo. È una situazione che ci preoccupa molto, in quanto ci sono diverse abitazioni a ridosso della ferrovia e per quelle famiglie sarebbe invivibile. Per non parlare dei danni che questa scelta porterebbe al turismo e a chi lavora nel settore». Non esclude l’ipotesi dell’arretramento Noemi Tartabini, ma ad una condizione: «che il progetto ci venga illustrato prima – dice – . Perché teniamo alla fascia costiera quanto a quella collinare. Se arretrare la ferrovia significa “smontare” le colline non ci stiamo, ma se si potesse realizzare a ridosso della linea autostradale, con qualcosa che vada a mitigare le due linee, allora saremmo propensi all’intervento, con l’obiettivo di convertire la linea ferroviaria in una pista ciclabile lungo la costa».
Secondo il primo cittadino di Porto Recanati, Andrea Michelini, invece, l’arretramento consentirebbe di «trasformare la linea attuale in una metropolitana di superficie come collegamento turistico importante lungo il litorale Adriatico».
Anche lui precisa che il progetto del potenziamento «è stato illustrato in linea di massima. Ma prevedere 176 treni merci per città come le nostre votate al turismo è improponibile. Non solo per le Marche, ma anche per l’Abruzzo e il Molise. Senza pensare – aggiunge – alle barriere di insonorizzazione che sono altre da sei a otto metri. A queste siamo assolutamente contrari: noi siamo nella Riviera del Conero. Per quanto ci riguarda restano tutte le perplessità che avevamo già manifestato nella videoconferenza del 21 dicembre scorso in cui ci avevano anticipato l’idea». In merito all’arretramento, secondo Michelini, il problema è «economico oltre che ambientale. Innanzitutto dipenderà dalle zone: noi dopo la strada nazionale abbiamo la collina, quindi è difficile pensare di spostare facilmente la linea. Poi è un investimento importante. È anche vero, però, che l’arretramento ci permetterebbe di trasformare la vecchia linea di ferroviaria in una metropolitana di superficie».
La questione preoccupa anche la minoranza a Porto Recanati, tanto che le due consigliere del Centrodestra unito, Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini, hanno presentato una interrogazione in cui chiedono che la cittadinanza sia informata sulle eventuali scelte.
«Considerato il silenzio totale dell’amministrazione su questo argomento – scrivono nell’interrogazione – chiediamo di avere conferma se il progetto, allo stato attuale, prevede il coinvolgimento del nostro territorio e, qualora lo fosse, in quali tratti. Voremmo conoscere il progetto in modo più approfondito rispetto a quanto apparso sulla stampa e sapere dal sindaco se è stato coinvolto nell’esame dell’intervento, anche in questa che sembra una fase preliminare». Inoltre, il Centrodestra unito vorrebbe «partecipare all’esame del progetto e contribuire a presentare le eventuali osservazioni».
E' vero; ogni comune costiero vogliono il casello d'uscita dell'autostrada, più centri commerciali e l'ospedale provinciale l'ex sede di provincia, l'acqua dell'Alta Valle del Chienti e Potenza. Mentre le discariche rifiuti dei comuni costieri vanno locate nei territori interni, così la zona costiera possono passeggiare e respirare aria pura. I pescatori....Bravi.
Carlo Lupisio. Poi sono loro che producono più rifiuti
Pier Kopasz . Per Tre cause, n. Di abitanti, attività commerciali e attività industriale. Sig. Pier, Le do' un dato reale a Lei e ai Lettori di CM sui RIFIUTI INDIFERENZIATI prodotti in UN ANNO da un cittadino che fa la raccolta normalmente (escluso oggetti di casa pesanti che si rompe raramente). Oh Vericato, che ogni persona produce di rifiuti circa kg 30/35. Posso affermarlo con molta certezza, perché verifico personalmente il peso e le date di consegna dei sacchetti dei rifiuti dal 2016. Questi dati sono riportati su un'agenda. E' una mia scrupolosità dovuta al lavoro che svolgevo di tecnico e controllo qualità dei materiali in arrivo e dei materiali forniti ai Clienti, rispettando le normative e le specifiche dei Clienti. Quindi, posso affermare che si può fare anche meglio.
Quando ormai si è schiavi delle multinazionali servono le infrastrutture per far viaggiare le loro merci provenienti dalla Cina. Speriamo l'Italia fallisca, solo così si può salvare.
Mirko Boccanera . No, se fallisce l'Italia; Siamo noi Tutti che falliamo.
Carlo Lupisio noi siamo già falliti. Il loro obiettivo è quello di sfruttarti facendoci produrre merce a 4 soldi con salari da fame che si è no ci sopravvivi. Se fallisce. L'Italia siamo salvi, se andiamo avanti così siamo finiti.
Mirko Boccanera assolutamente vero quello che scrivi
Più che lamentarvi per il trasporto merci, spendete un po di parole per aumentare le corse per i pendolari.. vogliamo meno inquinamento incentivate il trasporto pubblico
Idee abbastanza confuse.
Liberate la costa da quelle puzzolenti rotaie
Certo continuiamo a far camminare le merci su gomma che non inquinano e non sono soggette all'uso di carburanti derivati dal petrolio. La ferrovia inquina!!!!
Tutti fissati con grandi opere chissà cosa è venuto fuori , di sicuro mega guadagni e non per tutti !!!!
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…una delle cose migliori della ferrovia, tra le tante, ovviamente, è che arriva nel centro delle città e ti fa scendere proprio lì, senza altri fastidiosi spostamenti, però bisognerebbe arretrarla perché ci sono troppi treni merci!!! Va bene, ma, al di là dei costi enormi che la cosa procurerebbe, se proprio dovranno farla, la facciano solo per i treni merci, che tanto non fermano più nelle stazioni, tranne quelle più importanti e quindi, probabilmente, la linea costerebbe anche meno, lasciando che i passeggeri dei treni arrivino nel centro delle città. gv
CIARAPI’! QUANDO DIREMO BASTA.. A PARTE LA FANTASIA SENZA LIMITI, MA AMMINISTRATORI DELLA COSA PUBBLICA DOVREBBERO PRIMA CERCARE UN PERCORSO FATTO DI STUDIO/ANALISI/CONFRONTO E POI USCIRE CON UNA PROPOSTA DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO POLITICO DELLA POPOLAZIONE.
IO FACCIO FATICA AD IMMAGINARE IPOTESI DEL GENERE. E POI MI SEMBRA CHE LA TERZA CORSIA DELL’A14 SI E’ FERMATA A FERMO PER L’OPPOSIZIONE DI QUEL COMUNE!! SBAGLIO?
ogni decisione presa da chi di questa nazione non conosce una riga di storia e territorio sta mettendo in crisi un sistema politico a pochi chilometri di distanza da un comune all’altro vedi Civitanova Potenza Picena Porto Recanati, ognuno ha una personale soluzione, dovete o imparare a dire NO, a questo aumento di traffico ferroviario, oppure prendere coraggio in un ottica che và al di’la e guarda al futuro e che finalmente la costa sia liberata dalla rete ferroviaria, come giustamente propone il sindaco di Potenza Picena.