Da sinistra il tenente Alfredo Russo comandante provinciale Norm, il comandante Provinciale dei carabinieri colonnello Nicola Candido e il comandante della Compagnia di Civitanova capitano Massimo Amicucci
di Gianluca Ginella
Due tentate rapine e una rapina riuscita nell’arco di due giorni: condannati a 6 anni e 4 mesi due pugliesi. I due uomini erano imputati davanti al gup Claudio Bonifazi del tribunale di Macerata e il processo si è svolto con rito abbreviato. I due uomini, Antonio Conte, 37 anni, di Lecce e Luigi Felice, 36 anni di San Donato di Lecce, secondo l’accusa, sostenuta dal pm Vincenzo Carusi, avrebbero agito sempre armati di coltello e in un periodo in cui dovevano stare ai domiciliari. Invece tra il 18 e il 19 settembre dello scorso anno si erano mossi tra Montelupone, Montecosaro e Potenza Picena nel tentativo di compiere delle rapine. La prima il 18 settembre quando erano entrati nella tabaccheria di Luciano Porrà. I due uomini indossavano un passamontagna e armati di coltello avevano intimato “Fermi tutti”. La rapina però era sfuggita loro di mano grazie al coraggio del titolare che aveva preso un bastone e lo aveva battuto sul bancone.
«Non so come ma ho reagito – aveva raccontato Porrà a Cronache Maceratesi – Ho preso una mazza e battendola sul bancone ha fatto un rumore che sembrava un colpo di pistola. I due rapinatori se la sono data a gambe». Rapina tentata. Stesso risultato il giorno successivo a Potenza Picena quando sono entrati al supermercato Tigre. Anche lì stesso copione: volto travisato con un passamontagna e un coltello per intimorire. In questo caso i rapinatori avevano minacciato la titolare che si era messa a urlare. Questo era bastato a far fuggire i rapinatori a mani vuote. Lo stesso giorno c’era stata una terza rapina, questa volta era andata a segno. I due malviventi avevano però cambiato spartito. Uno solo era entrato nel bar tabacchi Vizio e Sfizio di Montelupone e invece di un passamontagna, dice l’accusa, aveva una mascherina e degli occhiali da sole). A entrare, secondo la ricostruzione della procura, era stato Conte che con un coltello aveva minacciato la cassiera riuscendo a farsi consegnare 500 euro. Ad attenderlo fuori c’era Felice, a bordo di una Fiat Qubo. Fatto il colpo erano fuggiti insieme. Ma non erano andati lontano: a distanza di 2 o 3 ore i carabinieri della Compagnia di Civitanova li avevano trovati a Porto Recanati e arrestati. Oggi il pm Carusi ha chiesto la condanna per entrambi a 4 anni e 8 mesi. Il giudice Bonifazi ha deciso qualcosa di più: 6 anni e 4 mesi per entrambi. Conte è assistito dall’avvocato Loredana Pasca, Felice dai legali Giuseppe De Luca e Elisa Gatto.
I due rapinatori restano in cella, erano fuggiti da Lecce prima del raid in provincia
Presi i rapinatori di Montelupone, hanno colpito anche a Potenza Picena
Tentano rapina in tabaccheria, il proprietario li mette in fuga: «Non so come ma ho reagito»
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