“L’essiccatoio” in riva al mare
Fusi di pollo lasciati a “marinare” vicino al mare nella spiaggia di Porto Potenza.
Un’immagine macabra e un po’ inquietante che non si capisce bene a che finalità sia riservata è stata segnalata sul web sul gruppo Porto Potenza Speaker’s corner da una cittadina che ha segnalato il ripetersi nel giro di pochi giorni di un fenomeno ambiguo e tutto da chiarire.
I pezzi appesi nei pressi dell’A14
Succede che a due passa dalla battigia, sul tratto in concessione al Barracuda, è comparso uno stendino con appesi alcuni pezzi di pollame, alette, fusi di pollo e altre carni stese come fossero biancheria e tenute legate sopra ad un pedalò. Stessa immagine, però stavolta coi fusi appesi alle vigne in prossimità della rete autostradale, è apparsa domenica sempre segnalata dall’utente con la carne lasciata essiccare al sole, a due passi dall’A14 e in mezzo alla campagna. Pratiche che forse sono legate alla tradizione culinaria di qualche etnia, ma che hanno lasciato sconcertati i potentini. Dell’accaduto è stata informata la polizia municipale e la sindaca Noemi Tartabini che ha disposto controlli e la rimozione dell’ “essiccatoio” che è in corso in questi minuti.
(l.b.)
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Controllate che non ci siano anche palle di pelle di pollo fatte da Apelle figlio di Apollo.
La carne è triste e ho letto tutti i giornaletti… Brise marine…
…e che sarà mai, è il famoso pollo alla pescatora!!! gv
Restiamo col fiato sospeso a marinarci nell’inquietante interrogativo: l’ambiguo stendipolli è o non è l’insidioso innesco della nuova pandemia pronto a solcare i mari sull’ innocente pedalò a mo’ di semovibile mercato di Wuhan?
Reazioni avverse solo a Mallarmé…
Donner un sens plus pur aux mots de la tribu.