Violenza sessuale su di una 35enne, i due arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso degli interrogatori di garanzia che si sono svolti oggi. Entrambi gli arrestati, un insegnante delle scuole superiori, 44 anni, napoletano, residente a Porto Recanati, e un 52enne, piemontese, muratore, anche lui residente a Porto Recanati, sono finiti in manette in seguito ad una ordinanza cautelare emessa dal gip del tribunale di Macerata su richiesta della procura.
Le indagini, condotte dalle Squadre mobili di Macerata e Ancona hanno portato a raccogliere una serie di elementi tali da poter chiedere la misura cautelare in carcere per entrambi gli indagati. I fatti risalgono all’aprile dello scorso anno e ad una festa che c’era stata a Porto Recanati a cui avevano partecipato i due arrestati e la ragazza.
Ad un certo punto tutti e tre, insieme ad una quarta persona, erano andati a casa dell’insegnante per prendere del vino da portare alla festa. Sarebbe stato a casa del 44enne che è avvenuta la presunta violenza sessuale. L’uomo avrebbe costretto la 35enne ad avere un rapporto mentre gli altri due la tenevano ferma (uno di loro è ancora da identificare). La donna aveva poi fatto denuncia alla polizia ed era stata visitata al Salesi di Ancona. Dopo gli arresti oggi ci sono stati gli interrogatori. Dal carcere di Ancona si sono collegati col tribunlae di Macerata sia il 44enne, difeso dagli avvocati Luca Froldi e Giuseppe Lupi, che il 52enne, assistito dal legale Maurizio Ballarini. Gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I difensori hanno chiesto una misura alternativa al carcere e meno afflittiva. «Il nostro assistito respinge ogni addebito e si dichiara estraneo alla vicenda, ritenendo la ricostruzione che è stata fatta non veritiera» dice l’avvocato Lupi. La 35enne è tutelata dall’avvocato Marco Pacchiarotti.
(Gian. Gin.)
Ragazza violentata durante una festa, prof e muratore in manette
Commenti disabilitati per questo articolo