«Lele per sempre nei nostri cuori», lo dicono nei messaggi, lo si legge dai tanti ricordi per Alessandro Emanuelle Pandele che i compagni di scuola dell’Ipsia Corridoni e gli amici stanno lasciando su una sorta di bacheca online su “padlet.com”. Tanti i messaggi, e poi foto, video e saluti contornati da cuoricini per il 17enne morto a Torrette lunedì notte dove era ricoverato da qualche girono: soffriva già di una grave patologia e non si era potuto vaccinare, poi si è scoperto che era anche positivo al Covid.
L’ultimo saluto, in chiesa, gli amici e i compagni lo daranno venerdì alle 10. La funzione si svolgerà nella chiesa Santa Madre di Dio, a Macerata. Oggi a scuola è stato osservato un momento di silenzio per il 17enne e sul suo banco è stato sistemato un cero e la foto è stato pubblicata online: “Hai lasciato un vuoto immenso”.
Altri ricordi in queste ore si susseguono sulla bacheca virtuale: «Ascoltare i tuoi messaggi vocali la notte prima di andare a dormire e la mattina appena sveglia, ascoltare la tua voce e le tue risate ancora una volta, non vederti prima di entrare a scuola e non salutarti all’uscita fa così male, e quanto tempo ancora avrei voluto passare con te… vola e fa sorridere tutti gli angeli come solo tu sai fare». «Oi fratellone, come stai ora? Sto scrivendo con fatica… devo ammettere che questa mi ha fatto davvero male, mi sento come se non ti avessi mai ringraziato abbastanza per tutto quello che hai fatto per me, non riesco a descrivere il bene che ci volevamo, tra alti e bassi ci siamo sempre capiti e sempre stati l’uno per l’altro, in ogni situazione.
Sei una delle persone più importanti e buone che io abbia mai conosciuto, una delle poche con cui sono riuscita davvero a mostrarmi per come sono; con me sei sempre stato molto protettivo, trattandomi come se fossi una sorella, trasmettendomi un senso sicurezza in qualsiasi momento, perché tu per me c’eri sempre, eri sempre pronto ad intervenire in ogni mio caso di difficoltà, mi hai dato veramente molto. Ci sarebbero infinite parole da spendere, ma il nostro rapporto andava oltre, e noi lo sappiamo; perciò mi limito nell’augurarti buon viaggio, ti voglio davvero tanto bene, sei stato forte per me ed io lo sarò per te. Continuerò a farti compagnia nel mio cuore».
«Sei entrato nella mia vita 6 anni fa e l’hai cambiata completamente. Siamo stati amici, migliori amici, perfino fidanzati per qualche mese e nonostante le litigate siamo rimasti sempre amici. Mi hai aiutato tanto a crescere e porterò con me tutti i tuoi consigli. Il tuo sorriso sincero, i tuoi occhi dolci e i tuoi abbracci caldi rimarranno per sempre nei miei ricordi». E poi altri messaggi: «sempre sorridente, pieno di vita, divertente … un ragazzo speciale», «mi mancherai tantissimo, rimarrai sempre nel mio cuore e so che resterai sempre al mio fianco», «mi è caduto il mondo addosso». E ancora «Ciao Emanuele….con gli occhi sorridenti e il ciuffo ribelle sei entrato nella nostra scuola come un uragano… senza troppo rumore, senza troppe parole te ne sei andato lasciando un vuoto incolmabile in chi ti ha conosciuto. Ci lasci impotenti di fronte alla potenza della vita e della morte di cui noi siamo solo spettatori. Hai lottato, lo so, hai lottato fino alla fine con quella forza che ti ha reso campione di tante vittorie nel nuoto. Mi piace pensare però che fino alla fine abbia portato con te il sorriso che ti contraddistingue».
Emanuelle era un nuotatore, e il Centro nuoto di Macerata lo ha ricordato questa sera con un messaggio: «La tragica dipartita di Emanuelle ha toccato profondamente tutte le sensibilità del mondo del nuoto. Se ci permettiamo di aggiungere ancora qualche riga in un momento che richiede silenzio e compostezza è soltanto per portare testimonianza alla famiglia e ai ragazzi che gli volevano bene di tutte le manifestazioni di affetto, di vicinanza e di solidarietà che sono pervenute da tutte le società sportive, gli allenatori e i nuotatori delle Marche, ma anche dal resto di Italia. Fino alle più alte cariche della Fin. Manu ha lasciato un profondo ricordo con la sua vivacità, con la sua energia e la sua grinta. E non sarà dimenticato»
Il 17enne soffriva di una patologia che non gli aveva consentito di fare la vaccinazione. Il giovane, che risiedeva a Montecassiano, dopo aver contratto il Covid era stato prima ricoverato al pronto soccorso di Macerata e poi trasferito all’ospedale di Torrette in Rianimazione.
Covid, è morto il 17enne ricoverato in terapia intensiva «Ciao Lele, l’amico di tutti»
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