I mazzi di fiori lasciati davanti al portone del palazzo in cui vivevano i Cameli
Si svolgerà sabato l’autopsia sui corpi dei fratelli Alberto e Anna Cameli, morti dopo un incendio scoppiato nella loro abitazione di via Severini a Macerata. La procura ha affidato l’incarico al medico legale Roberto Scendoni, solo dopo potranno essere celebrati i funerali. Proprio in questi giorni, intanto, davanti al portone del palazzo in cui vivevano sono comparsi tre mazzi di fiori per ricordarli.
Alberto Cameli era conosciutissimo e bnevoluto in città. Tifosissimo della Maceratese e attualmente pensionato, era laureato in giurisprudenza e per anni è stato l’autista del noto avvocato Oscar Olivelli, a cui tuttora è intitolata la Camera penale. Accudiva la sorella Anna, portatrice di handicap, con la quale viveva. «Un uomo umile, buono e altruista», ricorda chi lo conosceva.
Alberto Cameli
La tragedia si è consumata la mattina del 31 dicembre. I due, lui 66 anni, lei 64enne, erano nel loro appartamento al secondo piano del condominio. All’improvviso è partito un incendio, secondo una prima ricostruzione a causa di un cortocircuito del frigorifero. Alberto Cameli ha provato a spegnere le fiamme, riempiendo d’acqua alcune pentole. Non c’è riuscito e nel frattempo entrambi sono morti asfissiati dal monossido di carbonio. Quando i vigili del fuoco e gli operatori dell’emergenza sono entrati in casa per loro non c’era più niente da fare. Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile, diretta dal commissario capo Matteo Luconi.
(redazione CM)
Non mi capacito come sia stato possibile non intervenire in tempo per salvarli. Riposate in pace Alberto e Anna, Tombolino e Pallina che tanto amavate
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati