Una protesta dei lavoratori del Santo Stefano
«Applicare le condizioni di miglior favore definite nel contratto nazionale per la sanità privata. Quanto accaduto al personale infermieristico è emblematico del disagio che provano i lavoratori cui si applica il contratto riferito alle Rsa e non è accettabile che il miglioramento delle condizioni di lavoro sia tolto alla contrattazione collettiva per tutte le figure professionali e affidato in modo unilaterale dall’azienda alle logiche di mercato», è la risposta di John Palmieri, segretario Fp Cgil Macerata, all’istituto Santo Stefano che aveva preso posizione rispetto alle agitazioni sindacali in atto da parte dei dipendenti (leggi l’articolo). Questa la nota del sindacato: «Mentre il Gruppo Kos lamenta difficoltà economiche nel corso della pandemia, occorre che ricordi che il settore della sanità privata è un mercato chiuso, soggetto molto poco alle oscillazioni del mercato beneficiando dei riconoscimenti economici da parte della regione Marche che affida alle strutture una fetta di mercato – scrive John Palmieri -. Occorre anche evidenziare che se le tariffe regionali riconosciute al Kos per le prestazioni offerte sono ferme al 2012, le retribuzioni della riabilitazione (la quasi totalità delle prestazioni offerte) sono ferme al 2009.
Fanno eccezione le retribuzioni degli infermieri, aumentate al livello della restante sanità privata per tamponare l’emorragia di personale infermieristico dal privato al pubblico a seguito del concorso pubblico che assicura condizioni di lavoro decenti. Quanto accaduto al personale infermieristico è emblematico del disagio che provano i lavoratori cui si applica il contratto riferito alle Rsa e non è accettabile che il miglioramento delle condizioni di lavoro sia tolto alla contrattazione collettiva per tutte le figure professionali e affidato in modo unilaterale dall’azienda alle logiche di mercato – conclude il segretario Fp Cgil Macerata -. Questo atteggiamento diventa anche amaro se pensiamo che stiamo parlando di figure sanitarie che stanno garantendo in prima linea il diritto alla salute rischiando in prima persona la propria di salute da più di un anno e mezzo. Per questo chiediamo che a tutti vengano applicate le condizioni di miglior favore definite nel Ccnl sanità privata».
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