La discarica di Fosso Mabiglia a Cingoli che dovrà essere dismessa
di Luca Patrassi
Pubblicata all’Albo pretorio la determina per l’affidamento diretto, con procedura negoziata di un incarico tecnico di supporto all’Ambito Territoriale Ambientale 3 per valutare le 70 aree individuate come potenziale sedi di discarica. Compenso trentamila euro al netto degli oneri e delle spese da sostenere per sopralluoghi e incombenze varie. Il tempo positivo in provincia di Macerata in tema di rifiuti è evidentemente il futuro, le decisioni non si prendono, si prenderanno. Intanto si guadagnano altri mesi prima di una decisione sulla nuova discarica. «L’oggetto del capitolato – si legge nell’atto – consiste in un supporto operativo e metodologico all’ATA3 per lo svolgimento delle attività volte alla verifica di dettaglio delle 70 macro-aree già individuate dal Piano d’Ambito al fine di individuare una potenziale rosa di siti sulla quale condurre successivamente lo studio comparativo, teso all’individuazione del sito su cui sviluppare la progettazione e gli studi ambientali relativi al nuovo impianto di discarica per il conferimento dei rifiuti urbani residui sulla base delle previsioni del Piano d’Ambito dell’Ato 3 Macerata». Sono “solo” settanta le aree da visionare, ma già la determina contiene un’avvertenza, quasi a rincuorare quanti da tempo sono sulle barricate della contestazione: «Si precisa che, stante la particolare natura del lavoro da svolgere, è possibile che alla fine dell’analisi potrebbero non risultare siti potenzialmente idonei: in questo caso si dovranno rivedere i criteri adottati a scala provinciale per individuare nuove macro-aree». Il lavoro da svolgere: «Definizione dell’istruttoria per ciascuna delle relazioni inviate dai Comuni sede di una o più macro- area che hanno applicato i criteri localizzativi di dettaglio, lettura e analisi critica della documentazione pervenuta, incontri di confronto con ciascun Comune per valutare la documentazione prodotta e verificare la compatibilità della stessa con i criteri individuati nel Piano d’Ambito, per ciascun Comune sede di macro-aree, predisposizione di una relazione di sintesi, comprensiva di adeguata cartografia realizzata in ambiente Gis, illustrativa delle analisi svolte con relative conclusioni ed evidenziazione della presenza di aree residuali potenzialmente idonee». I tempi previsti: analisi e istruttoria di almeno due relazioni e confronti con i relativi Comuni entro dicembre 2021, analisi e istruttoria delle restanti relazioni entro marzo 2022, analisi delle macro-aree ricadenti nei Comuni che al momento non hanno inviato le proprie elaborazioni entro aprile 2022, report finale entro maggio 2022.
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Tutto questa procedura DOVEVA essere attivata a Giugno 2014. Purtroppo i nostri cari amministratori Nazionali sono specialisti nel rimandare e portare ogni situazione in emergenza. Oggi si spendono altri soldi pubblici per fare solo bla bla bla. Se non ricordo male c’era uno studio della Politecnico della Marche dove erano stati individuati 9 siti idonei ivi compreso Cingoli Fosso Mabiglia. Se è stato valido per Fosso Mabiglia perché poi non attingere allo stesso elenco?
Ma è razionale nel 2021 costruire ulteriori discariche, quando in tutto il mondo, anche qui vicino a noi, esistono impianti assolutamente sicuri, che oltretutto anzichè inquinare , possono essere fonte di risorse energetiche e quindi di ulteriore risparmio ???
Ma la nostra politica oltre che rimandare quando si farà queste domande???
Ne va del futuro dei nostri figli… E tutti si riempiono la bocca di transizione ecologica … i soliti bla bla bla…
Critica di Campagna Pulita alla Proposta ATA3
Il Comitato Spontaneo Campagna Pulita è stato costituito nel giugno 2008 per contrastare il progetto di realizzazione di una discarica non pericolosa a Fosso Mabiglia. Dopo una battaglia di pubbliche relazioni di sei anni, una petizione di 6.000 firme contro di essa, quattro Ricorsi al Tar e il Consiglio di Stato, avevamo finalmente accettato la sconfitta.
Abbiamo letto con enorme sgomento in questo artivolo la proposta dell’Ata3 sul nuovo incarico tecnico come individuare il sito della prossima discarica Provinciale. Questa operazione è evidentemente solo bla, bla, bla di un organismo che ha già sprecato 8 anni e chissà quanti soldi pubblici su questo progetto. Ci porterà a maggio 2022 senza alcuna garanzia che sia stata presa una decisione sul nuovo sito della prossima discarica. Come dite nel’articolo “Nel frattempo, guadagneranno più mesi prima di una decisione sulla nuova discarica”.
Tutto ciò che faranno è verificare che i criteri per ciascuno dei “soli” settanta siti proposti siano corretti, quindi tutto ciò che dovranno dimostrare sono parametri non modificati per questi siti. Poi sorprendentemente, se nessuno dei 70 siti è idoneo, la Provincia individuerà nuove macro-aree! Per il modo in cui l’hanno impostato, non verranno prese decisioni almeno fino a maggio 2022, altri 6 mesi di perdita di tempo.
Poi arriverà la successiva interminabile fase dello studio comparativo, il che significa più tempo e denaro sprecati.
Quando è stata selezionata la discarica di Cingoli Fosso Mabiglia, era al sesto posto in una graduatoria di nove, individuata da un rapporto dell’Università di Ancona nell’agosto 2001. Fosso Mabiglia è stato ingiustamente scelto in un elenco prioritario di nove da COSMARI (24 giugno 2008), in un luogo anche protetto da vincolo paesaggistico (Zona Agricola di Salvaguardia Paesistico Ambientale). Una scelta accolta con gratitudine due giorni dopo da tutti gli altri Sindaci della Provincia che comprensibilmente non volevano una discarica imposta nel loro territorio. Dopo che le nostre sfide legali si sono esaurite l’AIA era approvata dalla Provincia di Macerata luglio 2011. Nel l’accordo tra Comune di Cingoli, COSMARI e Provincia, 450.000 metri cubi o 7 anni e 4 mesi per la chiusura della discarica è stata concordata. Nel luglio 2012 sono iniziati i lavori in loco presso Fosso Mabiglia e abbancamento ha cominciato 28 giugno 2014. Quest’accordo doveva concludersi il 31 ottobre 2021.
Dev’essere ovvio a tutti coloro che guardano a questa cronologia per il Fosso Mabiglia quale scioccante perdita di tempo e denaro ha fatto l’ATA3 discutendo all’infinito il nuovo sito per una discarica negli ultimi otto anni.
Ora viene spontaneo chiedersi come mai non si è proseguito nello studio dell’Università di Ancona che prevedeva 9 siti idonei in Provincia? Se è stato valido per la scelta su Cingoli, come mai è stato abbandonato, creando un nuovo progetto con 70 siti? Come mai la Provincia di Macerata cerca nuovi siti quando il piano Regionale dei rifiuti non avalla certe scelte?
Questo è solo un inutile perdita di tempo che costerà ai cittadini 30.000 euro che non ci porta più avanti. Sconvolgerà la vita di 70 comunità locali e della maggior parte dei 56 Comuni, che sentono di dover fare il possibile per prevenire il danno alle loro vite come abbiamo vissuto noi negli ultimi 13 anni. Questo incarico farà solo perdere tempo e denaro a centinaia di persone e causerà un vero disagio senza alcun guadagno. Gli unici che ne beneficeranno saranno gli avvocati che vedranno preparare Ricorsi al Tar per ogni Comune come un’industria in crescita.
Tony Smith
Campagna Pulita