di Gianluca Ginella
Caos in un locale di Civitanova quando gli agenti della polizia municipale invitano il titolare a spegnere la musica secondo il regolamento e vengono aggrediti verbalmente da un cliente, che ora rischia denuncia e Daspo urbano. Il locale, una birreria in piazza Conchiglia, dopo aver abbassato la musica l’ha poi rialzata e tenuta alta fino alle tre di notte. L’assessore Giuseppe Cognigni: «Valuteremo i provvedimenti da prendere nei confronti del titolare, per il cliente valuteremo se fare un Daspo urbano». Nella zona del borgo marinaro il Comune ha disposto una serie di restrizioni per evitare problemi come gli assembramenti e in via Nave un tratto è stato chiuso con divieto di passaggio pedonale ai non residenti (esperimento partito venerdì).
La chiusura però ha avuto l’effetto di spostare i ragazzi in altri tratti di via Nave e nelle vie vicine, come via Carena e via Conchiglia. Qualcuno questa mattina su Facebook lamentava: «il caos serale e la sporcizia si sono spostati in via Conchiglia e via Carena» con tanto di foto che mostrava come questa mattina ci fossero bicchieri e cartacce abbandonate. Ci sono poi immagini dei ragazzi che tranquillamente siedono sulle auto dei residenti in sosta lungo via Carena, e vengono segnalati ancora episodi di campanelli suonati in piena notte, schiamazzi, effluvi di marijuana. «Con la chiusura di via Nave i ragazzi si sono diluiti nelle vie vicine, c’è da capire se questo comporti problemi ai residenti e di che tipo o se con il fatto che i gruppi non stanno più in un unico punto ma si sono divisi questo possa avere diluito i problemi del passato» spiega la comandante della polizia locale, Daniela Cammertoni. Gli agenti hanno presidiato la zona a divieto di passaggio pedonale per tutta la notte. Hanno anche svolto controlli nei locali e in particolare hanno riscontrato che uno di questi, dopo la mezzanotte, continuava a mettere musica nonostante alle 24, salvo specifici permessi, questo sia vietato. Gli agenti hanno invitato l’esercente a spegnere la musica, cosa che inizialmente ha fatto. Ma in quel momento un cliente ha iniziato a lamentarsi della cosa e ha aggredito verbalmente gli agenti. Alla scena ha assistito l’assessore Cognigni che si trova in zona per controllare il rispetto delle ordinanze comunali.
«Questa notte ho fatto un bel giro prima con agenti della polizia locale in via della Nave e poi mi sono spostato in piazza Conchiglia con una pattuglia creata apposta per controllare chi faceva musica dopo mezzanotte – dice Cognini -. Purtroppo c’era un locale, una birreria, che aveva ancora la musica accesa. Due agenti, un uomo e una donna, si sono avvicinati per chiedere gentilmente di spegnere la musica, e sono stati attaccati verbalmente da persone che erano all’interno del locale. Poi gli agenti, che hanno fatto con professionalità il proprio lavoro e per questo li ringrazio, sono stati avvicinati da un signore che ha iniziato a inveire verso di loro. Li ha offesi in maniera ignobile, li ha minacciati, urlando per circa venti, venticinque minuti. Gli agenti hanno chiamato il commissario – continua l’assessore -, ed è intervenuta la polizia che ha identificato il signore. Nel locale intanto hanno abbassato e spento la musica. Però poi, intorno a mezzanotte 40 o 50 è stata riaccesa fino alle 3. Questo non si può fare, la polizia locale si sta confrontato con il commissariato e prenderà provvedimenti verso chi non ha ottemperato alle leggi. Il titolare rischia una sanzione, il cliente un Daspo urbano». Oltre a questo l’uomo rischia la denuncia per l’aggressione verbale e le minacce agli agenti. L’assessore aggiunge che ieri notte, «come sempre negli ultimi 4 anni, ho voluto essere presente sul territorio, anche molto tardi, per fare il mio lavoro e perché credo si debba stare sul territorio e capire le problematiche. Continuerò a farlo. Credo che una città come Civitanova, in grande espansione, debba pensare in maniera diversa se vogliamo crescere come città, bisogna capire che si sono leggi e regolamenti e vanno rispettati. Bisogna comprendere che lavoriamo per migliorare la vivibilità di questa città».
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Comunque divertirsi non significa lasciare bicchieri in giro , cartacce, suonare i campanelli, o sedersi sulle macchine dei residenti. Questa è un'altra cosa è maleducazione.
Occorre controllare anche chi vende alcolici ai minorenni!!!!! È una vergogna !! Controllate anche lo spaccio
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Adesso, come prevedo, ci saranno gruppetti di ragazzi (i più esagitati o quelli riunitisi in “bande”) che vorranno o cercheranno di sfidare, per così dire, le ordinanze, i controlli delle autorità e tutto quanto non possa permettere loro, in barba al rispetto delle più elementari norme del vivere civile, di poter fare ciò che vogliono, senza nessuna regola e rispetto per gli atri. La strada da percorrere dovrebbe poi essere quella, da parte degli agenti della polizia municipale o delle altre forze di polizia, di individuare questi gruppeti, sanzionarli e magari avvertire le famiglie (dove sono, a proposito, le famiglie!!?) del comportamento dei loro cari figlioli. I controlli costano, è vero, e gli agenti hanno anche molto altro a cui provvedere, ma il borgo marinaro, se non si fa seriamente qualcosa, rischia veramente di diventare una specie di bronx, dove la sera sarà anche pericoloso uscire, per le persone “normali”, e dove gli spacciatori, i consumatori e i devastatori la faranno da padroni. Buon lavoro alle forze dell’ordine. gv
finché continuiamo con il “rischia ” non si otterrà un bel niente
…allora non diciamo più rischia, signor Cognigni, diciamo che è diventato, in certe ore, una specie di Bronx. gv
Piazza Conchiglia cuore chic della movida:musica,restyling e telecamere. “Zona su cui puntiamo molto” Così diceva il Re della Movida, il Briatore dell’Adriatico nel desiderio di accentrare ciò che vorrebbe ora diluire. Se all’epoca avesse tenuto conto che Civitanova è lunga e larga, forse questo problema non ci sarebbe. Il salotto buono della città, forse era meglio se avesse avuto anche cucina, due camere e due la.tri.ne quest’ultime magari proprio nel suo regno. Non riteneva opportuno che i vari locali nelle altre zone della cittadina marina avessero diritto a lavorare? Vizio proprio di queste amministrazioni che si altalenano, chiudendo, aprendo, fregandosene completamente di tutto e tutti. Un piccolo esempio: quando Corvatta che merita quanto il Falcone della Costa, che presto verrà lui sì diluito in qualche fabbrichetta a fare il mezzemaniche cosa per cui era portato ma che non soddisfaceva le sue ambizioni, chiuse un corso Universitario che si teneva a Stella Maris probabilmente per mancanza di sedie. Paralizzò completamente tutti quelli che potevano usufruire della vicinanza del Istituto come bar, ristorantini ecc.