Il pomodoro di Strampelli
cresce sul colle dell’Infinito

RECANATI - Domenica 17 per le giornate del Fai saranno organizzate due visite al colle dove si trova anche una coltivazione di Varrone, la varietà ideata dal genetista di Castelraimondo

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Il pomodoro Varrone in una foto d’epoca e in una attuale

 

Il genio della genetica Nazareno Strampelli incontra la poesia di Giacomo Leopardi sul colle dell’Infinito. Nell’ambito delle giornate Fai d’autunno in programma per domenica 17 ottobre a Recanti sarà possibile scoprire l’orto ubicato proprio sul colle che ha dato ispirazione alla più celebre lirica leopardiana, dove viene coltivata la varietà di pomodoro “Varrone” costituita dal genetista agrario castelraimondese. Due visite guidate, con inizio rispettivamente alle 11 e alle 16,30, porranno i visitatori a stretto contatto con i luoghi della poesia leopardiana e con una delle creazioni strampelliane più sfuggenti: una varietà di pomodoro perduta in Italia da decenni e ritrovata in Russia nel 2015, giusto in tempo per le celebrazioni del centocinquantenario della nascita, svoltesi l’anno successivo. Le visite guidate all’Orto sul Colle dell’Infinito saranno tenute dal giardiniere dell’Orto in collaborazione con Sergio Salvi, biologo e biografo di Nazareno Strampelli, che introdurrà un approfondimento storico sul recupero di questa varietà di pomodoro da conserva, rintracciata presso la banca del germoplasma dell’Istituto Vavilov di San Pietroburgo e riportata in Italia in collaborazione con il prof. Roberto Papa del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche. Sempre nella giornata del 17 ottobre verrà allestito nell’Orto un punto informativo a cura del professor Papa e della dottoressa Elisa Bellucci dell’Università Politecnica delle Marche per la presentazione del progetto Increase e L’Esperimento di Scienza dei Cittadini.

(Ma.Rib.)



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