di Luca Patrassi
L’assemblea dei sindaci ha votato l’approvazione del piano dei rifiuti nella riunione che era stata convocata in Provincia per oggi pomeriggio e che sembrava destinata ad un breve rinvio tecnico, fino a lunedì prossimo, per permettere al direttivo del Cosmari di definire i termini dell’accordo per l’ulteriore quota di abbancamento di rifiuti a Cingoli, in modo da tenere aperta la discarica per un altro paio di anni e per definire la nomina del nuovo direttore generale del Consorzio. Nessun rinvio: alla fine, contrariamente alle previsioni, si è formata una maggioranza favorevole a definire la questione subito come proposto dal presidente della Provincia Antonio Pettinari e dal sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, sostenuti stasera anche dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
Contrari, tra gli altri, i primi cittadini di Macerata, Corridonia, Recanati e Monte San Giusto. Votata l’approvazione del piano, ora si andrà avanti con la scrematura dei settanta siti inizialmente indicati dalla società incarica come idonei per ospitare la nuova discarica provinciale, un numero elevatissimo di siti potenziale ente idonei che ha scatenato un mare di polemiche, comitati di protesta, ricorsi al Tar ed anche incarichi professionali particolarmente onerosi per i Comuni che hanno dovuto presentare osservazioni tecniche per contestare i criteri di scelta. Operazione di scrematura, e centinaia di migliaia di euro pubblici spesi, che peraltro potrebbe anche non servire a nulla visto il pressing in corso su Cingoli. L’amministrazione cingolata guidata da Michele Vittori tace sulla possibilità di dare il via libera alla realizzazione di una terza vasca, ma ha fatto sapere quale è la cifra che chiede di equo indennizzo per i prossimi due anni e per togliere d’impaccio gli altri sindaci maceratesi: un milione e mezzo di euro all’anno per due anni, il 300% in più rispetto all’indennizzo attuale. Partita pesante quella che si gioca sui rifiuti, in particolare per i cittadini-contribuenti.
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La Provincia di Macerata con determina di luglio 2011 autorizza il Cosmari a procedere con la realizzazione della discarica a Cingoli. Sito scelto sulla base di uno studio dell’Univesità di Ancona che aveva individuato 9 siti idonei in Provincia di Macerata. Alcune prescrizioni della determina Provinciale prevedevano tra l’altro che la durata del sito doveva essere di 7 anni e 4 mesi e comunque non oltre la capienza di 450.000 mc e doveva seguire ad una scelta di altri 1 o 2 siti in prospettiva della chiusura di Cingoli Fosso Mabiglia (perchè non li hanno scelti subito visto che ne avevano altri 8?). Inaugurazione discarica Fosso Mabiglia in pompa magna a giugno 2014. Tra le Autorità presenti Presidente Pettinari della Provincia, Presidente Sparvoli del Cosmari e direttore Giampaoli, che pubblicamente ci tenevano a sottolineare che tale sito avrebbe avuto durata i 7 anni e 4 mesi o al massimo l’abbancamento dei 450.000 mc. e la popolazione residente “poteva stare tranquilla”. Ora dopo tutto questo tempo abbiamo una emergenza rifiuti indotta, a conoscenza di tutti. Cosa hanno fatto in tutto questo tempo Provincia, Cosmari, Comuni della Provincia e Comune di Cingoli? Si butta di nuovo la palla al centro senza risolvere nulla. Si spaventa i contribuenti con probabili abbancamenti fuori provincia con enorme aumento dei costi. Ma la popolazione residente nei dintorni di Fosso Mabiglia sono cittadini di serie “D”?
Cingoli chieda il 500% in piu’ così forse si potrebbe trattare.Qualcuno una volta ha detto chiedete e vi sara’ dato.