La faggeta di Canfaito
di Claudia Brattini
Le Marche sono pronte a tingersi con le infinite sfumature che la natura crea in autunno: il fall foliage è pronto ad accendere le nostre colline.
Inizia, infatti, il periodo autunnale in cui le chiome degli alberi si tingono di un tripudio di colori caldi che virano di settimana in settimana dalle sfumature del giallo, all’arancione, al rosso, al marrone.
Vi proponiamo alcuni percorsi particolarmente affascinanti per ammirare questo fenomeno della natura e magari abbinare percorsi enogastronomici a caccia di castagne e funghi, assaporando sapori tipici come il corbezzolo o la mela rosa dei Sibillini e magari gustando un buon bicchiere di vino novello.
Tra i percorsi imperdibili c’è la Faggeta di Canfaito, che ospita il faggio più antico delle Marche, annoverato nell’elenco dei 300 alberi monumentali d’Italia.
La faggeta del Monte Canfaito si trova all’interno della splendida Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito ed è particolare per la conformazione che lascia le radici degli alberi semiscoperte assicurando ai visitatori suggestioni sempre diverse e particolari.
Bellissima anche l’escursione di circa un ora che da qui vi conduce al borgo di Elcito, dove vi sembrerà di andare indietro nel tempo camminando fra i vicoli suggestivi e intatti.
La Riserva di Torricchio
Altra cornice spettacolare è la Riserva naturale Montagna di Torricchio, comune di Pieve Torina – nella valle del Tazza, affluente del fiume Chienti, tra le pendici del Monte Fema, Monte Cetrognola e Monte Torricchio – dove è possibile ammirare lecci e faggi ma anche essenze particolari come La Rosa subcollina e immergervi in un paesaggio incontaminato distante dai centri abitati. Questa Riserva naturale però, di proprietà dell’Università di Camerino, è una riserva “integrale” alla quale è consentito l’accesso per soli motivi di studio e ricerca, accompagnati dal personale docente/autorizzato o con apposito permesso.
Altra possibile scoperta è intraprendere una passeggiata o uno dei numerosi cammini all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, estremamente variegato come foliage per la presenza del giallo dei castagni fino all’arancione dei faggi.
Inoltre, è qui che possiamo trovare l’antica e preziosa mela rosa dei Sibillini, conosciuta già all’epoca di Orazio ma che vivendo una nuova notorietà grazie alla sua riscoperta e agli studi che ne hanno scoperto le numerosissime proprietà nutrizionali.
Val di Panico
Per gli amanti del trekking vale la pena arrivare all’anello della Val di Panico (percorso di difficoltà intermedia), alle pendici del suggestivo Monte Bove partendo da Calcara di Ussita. Un cammino di circa 17 km che vi condurrà in un bosco variopinto costeggiando il torrente fino al belvedere sulla Val di Panico, per poi scendere fino alle splendide Cascate delle Callarelle.
Affascinante e pittoresca anche la Via delle Cascate: 6 km che conducono a tre cascate nei pressi del borgo di Sarnano o, ancora, raggiungendo Fonte Lardina, ammirare l’ampia faggeta di Sassotetto che d’autunno si trasforma in una foresta incantata.
Il Fargno
La faggeta della Valle del Fargno si può percorrere attraverso un tranquillo percorso che parte dal piccolo centro di Bolognola e in cui si può scoprire anche il fiume Fiastrone oltre che i numerosi esemplari di alberi centenari in piena esplosione cromatica.
Le destinazioni sono svariate e le Marche si rivelano ancora una volta una regione tutta da scoprire, unica e straordinaria in ogni periodo dell’anno, anche in autunno!
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Avete tralasciato un’altra bellissima area. A Castelsantangelo sul Nera c’è la sconosciuta Vallinfante dove trovate faggete e leccete che ricoprono con un rosso tappeto i sentieri, dove si raggiunge facilmente una cascata sotto il monte Prata e se siete fortunati potrete vedere cervi e cerbiatti nella stagione degli amori.