di Laura Boccanera
Pausa pranzo sotto la pioggia per circa 900 ragazzi dei Licei da Vinci, ma la preside rassicura: «da venerdì prossimo prolunghiamo l’orario di interruzione delle lezioni ed è al vaglio il progetto “pausa pranzo”».
Succede che oggi dalle 13,14 alle 13,48 gli studenti del liceo civitanovese (sono interessate dal rientro del venerdì le classi del triennio e altre due classi per un totale di circa 900 studenti) hanno dovuto mangiare all’aperto un panino o il pranzo preparato da casa senza poter rimanere all’interno del perimetro della scuola.
I ragazzi hanno solo mezz’ora di pausa, troppo poco tempo per tornare a casa. Fino ad oggi, con il clima ancora mite e le belle giornate non era un problema rimanere all’aperto, nel campo davanti al liceo scientifico o nei parchi limitrofi per consumare il pasto, ma con l’arrivo della pioggia e le temperature nella media di stagione oggi tantissimi studenti e studentesse si sono ritrovati a dover trovare una soluzione di fortuna. Chi sotto la pensilina degli autobus, chi dentro l’auto, chi sotto tetti e terrazzi delle abitazioni. Una situazione disagevole per la quale hanno protestato gli studenti e anche i genitori hanno fatto sentire il malcontento. Un paio di classi, in barba al divieto di permanere all’interno della struttura, hanno deciso di rimanere al chiuso e sfidare eventuali provvedimenti. Il problema nasce dal fatto che i ragazzi non possono rimanere all’interno della scuola senza sorveglianza e in quella mezz’ora di interruzione non c’è il personale per poter coprire il servizio e consentire ai ragazzi di consumare al banco tranquillamente il proprio pasto in caso di pioggia e intemperie.
La preside Valentina Cannizzaro, dopo mesi di trattative e ascolto di tutte le parti coinvolte però annuncia di aver trovato una soluzione: «intanto già dalla prossima settimana prolungheremo la pausa che diventerà di 55 minuti – ha detto – per cui i ragazzi usciranno alle 13,14 e rientreranno alle 14,10. Sembra un provvedimento che si può prendere facilmente, ma non è così perché abbiamo dovuto verificare con le società di trasporto se avessero potuto garantire il servizio con un’uscita ritardata alle 16.45 anziché alle 16.30. Questo come soluzione temporanea. Il problema è che chiaramente i ragazzi non possono rimanere in classe senza sorveglianza, per cui ci siamo attivati dopo un faticoso lavoro corale per sintetizzare le esigenze di tutti, personale, docenti, sindacati, studenti e genitori, e verrà proposto agli organi collegiali il progetto “pausa pranzo”. In pratica prevede per gli studenti potranno scegliere, facendone richiesta, se uscire durante la pausa o consumare il pasto in aula con personale della scuola. Lo faremo probabilmente fino a marzo o almeno fino a quando le temperature non torneranno più miti. Dal momento che si sceglie per l’adesione poi sarà vincolante visto che andremo ad intervenire sui turni dei docenti e ad improntare risorse».
daje stiamo sfiorando il ridicolo, ieri hanno chiuso le scuole nell' anconetano per allerta meteo, ma quando andavo a scuola io e nn parlo di 50 anni fa, si andava a scuola anche se era crollato il pavimento...addè perchè mangiano all' aperto si fa scalpore??? e ssu mbooo...fà l' anticorpi per la vita
E un gorbo quanto e’ venuti delicati ssi frichi de adde’……nua’ mangiavamo sopra li muturi’ pure co 1 metro de neve….ce credo che dopo se ttroa male nella vita…
Evitate i rientri, fate solo 5 ore al giorno dal lunedì al sabato, il pomeridiano serve solo a dare più soldi ai professori, pranzo tutti a casa
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Certe cose sono incommentabili meglio stare zitti.
Per Riccucci. Alcuni di loro a volte fanno le scazzottate, quindi non tutti sono “delicati”!