Una batteria al litio
Maxi sequestrato di batterie al litio arrivate dalla Cina. E’ stato messo a segno dai funzionari dell’Agenzia delle dogane di Civitanova. L’attività di controllo ha infatti evidenziato che la ditta produttrice cinese non risultava iscritta al Registro telematico pile e accumulatori, come previsto dalla legge, concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti. In particolare è risultato che l’azienda in questione avesse provveduto a cancellarsi dal registro nell’anno 2016. In seguito all’accertamento della violazione, i funzionari hanno provveduto al sequestro cautelare di 8 colli contenenti 3200 “batterie al litio”, importate con 2 diverse bollette doganali, e all’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria, che va da un minimo di 30mila a un massimo di 100mila euro.
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e scommetto che le pile la ditta le ha prese a prezzi favorevoli…che ce sai da quanto va avanti
Fare i complimenti alla DOGANA di CIVITANOVA, che negli ultimi tempi di sequestri di prodotti illegali provenienti dalla CINA (leader mondiale) ne ha eseguiti parecchi, dovrebbe essere un obbligo partecipativo di massa perchè è di interesse generale sotto vari aspetti già evidenziati in precedenti commenti sul pianeta CINA ma che è sempre utile rimarcare.
I prezzi favorevoli, come al n.1 di Roberto Salvucci, non dovrebbero essere l’unico parametro di scelta di un prodotto ma, anche la qualità che molto spesso non fa rima con il prezzo basso, ed anche un’attenzione ad acquisti MADE IN ITALY ha un suo importante valore; proprio ieri, in un supermercato ho fatto rifornimento di vari prodotti per ufficio ed ho tassativamente applicato, come sempre, tale scelta del MADE IN ITALY salvo uno MADE IN GERMANY, che va bene lo stesso, anche se a prezzi superiori del MADE IN CHINA o P.R.C.
Non è questione di un’inapplicabile e deleteria autarchia in un mondo di normali scambi internazionali ma quando si esagera, come sta avvenendo con la CINA, ciò produce effetti estremamente negativi e di dipendenza non solo per la produzione ed occupazione italiana ed europea, ma anche sull’ambiente per le migliaia di navi ed aerei cargo necessari che inevitabilmente inquinano.