Il camion carico di pneumatici in cui erano nascosti i tre ragazzi
di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
Hanno percorso oltre mille chilometri nascosti in un camion che trasportava pneumatici, dalla Serbia fino a Civitanova. In tre sdraiati sopra al carico in un’intercapedine di pochi centimetri e con un solo litro di acqua a disposizione.
E’ il viaggio della speranza di 3 ragazzi di 18 e 21 anni scappati dall’Afghanistan e arrivati ieri sera a Civitanova nella zona industriale nascosti a bordo di un camion partito dalla Serbia. L’autista solo ieri sera dopo 3 giorni di viaggio, una volta fermo in zona industriale per passare la notte, prima di ripartire questa mattina per Ascoli dove avrebbe dovuto consegnare il carico di pneumatici, ha sentito bussare dall’interno. Una volta aperto ha trovato i tre ragazzi nascosti sulla sommità, in uno spazio di pochissimi centimetri. Una volta fatti scendere ha allertato 118 e polizia. La Croce verde arrivata sul posto ha dapprima constatato lo stato di salute dei tre giovani. Seppur provati e disidratati, affamati e assetati erano in buone condizioni. Scortati dalla polizia arrivata sul posto sono stati condotti in ospedale per i test anti Covid e per le prime cure. I tre giovani parlavano solo pashtu e le forze dell’ordine e soccorritori sono riusciti a ricostruire il percorso dei tre fuggitivi solo dalle parole dell’autista che parlava in inglese. Dall’Afghanistan sono riusciti a scappare raggiungendo la Serbia e da lì, approfittando di una sosta del tir, aiutati da un individuo al quale per l’organizzazione del viaggio avevano dato una somma di denaro, si sono nascosti nel camion diretto in Italia. I tre sono stati successivamente presi in carico dall’ufficio immigrazione e dalla Polizia Scientifica per il proseguo dell’attività connessa alla loro esatta identificazione. L’autista del Tir, un 38enne macedone è stato sentito in Commissariato e sono tuttora in corso ulteriori accertamenti. I tre giovani sono stati collocati in una struttura di accoglienza da parte della Prefettura di Macerata.
Welcome Brothers
La proverbiale pacchia
Benvenuti e buona nuova vita!
Poveri ragazzi
VivaDIO!!
E adesso ???
storie disperate.
Per fortuna questa volta è andata bene, i tre ragazzi stanno in buone condizioni
Barbara Eugeni mica tanto sarebbe potuta andare molto meglio!!!
E pensare che loro sono tra i fortunati che sono riusciti ad arrivare.a 18 anni...è struggente.
Un viaggio mosso dalla forza della disperazione ,abbiamo il dovere morale di aiutarli non si può rimanere indifferenti.
Olivio Fermanelli finalmente ogni tanto un commento sensato
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Ma certa gente può scrivere qualsiasi cosa? Cazzo vuol dire mica tanto sarebbe potuto andare molto meglio e pure con 3 punti esclamativi. Perché non vi immedesimate in certe storie prima di sputare parole insensate. Vergogna
Certo se chi ha potuto e chi può scappa…
Vedrà caro Sig Scocco dopo la vicenda Morisi e con il declino di Salvini qualcuno dovrà ricredersi in molte cose.