Istituto Bramante, dopo 37 anni
va in pensione il prof Paolo Lorenzini

MACERATA - Il 5 giugno l'ultima lezione, conclusa fra gli applausi dei suoi "ragazzi". Colonna e storico insegnate dell'Istituto, a lui si deve il progetto dedicato alla Memoria dello sterminio degli ebrei. Gli studenti: «Auguri prof, goditi questo nuovo capitolo della tua vita»

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Paolo-Lorenzini

Il professor Paolo Lorenzini

 

Il professor Paolo Lorenzini, colonna dell’Iis Bramante, può finalmente godersi la pensione dopo trentasette anni di insegnamento. Si è conclusa con un lungo applauso l’ultima lezione di Paolo Lorenzini, storico professore del Bramante di Macerata. Non ha nascosto la sua commozione mentre la campanella suonava per l’ultima volta, il 5 giugno, coronando una carriera durata trentasette anni, un momento tanto atteso quanto temuto. Il prof, infatti, lascia la scuola con dispiacere, perché avrà certamente nostalgia degli alunni e dei colleghi, che erano diventati per lui una sorta di seconda famiglia. Per non parlare dell’emozione impagabile che provava nel trasmettere agli altri l’amore per la sua materia: Costruzioni. Ma al contempo è sereno, perché sa di aver vissuto al massimo la sua vita da insegnante. In tutti questi anni non si è mai tirato indietro quando si trattava di fare qualcosa per la scuola, l’amato “Bramante” di cui parlava con un brillio negli occhi che non passava di certo inosservato.

Paolo-Lorenzini

E per il “Bramante” il professor Lorenzini ha fatto davvero tanto. Ad esempio, il progetto dedicato alla Memoria, da lui coordinato insieme alla collega Nunzia Cecaro. È stata probabilmente l’eredità più grande che l’insegnante ha lasciato alla scuola: il progetto aveva lo scopo di far avvicinare i più giovani alla storia del Novecento e allo sterminio degli ebrei, senza però limitarsi alla mera teoria. Di anno in anno, infatti, il professor Lorenzini ha accompagnato diverse scolaresche nella visita ai campi di sterminio, tra cui il più celebre Auschwitz-Birkenau. Ma non solo, venivano organizzati anche incontri e seminari, che avvenivano proprio all’interno del Bramante in occasione della Giornata della Memoria, con alcuni dei sopravvissuti: da Nedo Fiano a Sami Modiano. Il lascito più importante, però, si trova nel cuore dei suoi alunni. In questi 37 anni di carriera, il prof è riuscito a farsi amare senza troppa fatica dai suoi “ragazzi”, come li ha sempre chiamati lui, affettuosamente. D’altronde, la filosofia del suo insegnamento si basava proprio sul rapporto con gli alunni, che era un rapporto alla pari, fatto di fiducia e reciproco rispetto. «Auguri prof, goditi questo nuovo capitolo della tua vita».



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