Percepivano il reddito di cittadinanza perché in situazione economica di sostanziale indigenza, ma erano accaniti giocatori su svariati di giochi online, realizzando cospicue vincite, oppure erano sottoposti a misure cautelari personali. Quattro le persone segnalate alla direzione provinciale dell’Inps di Macerata per l’interruzione dell’erogazione del sussidio e denunciate dalla Guardia di finanza di Camerino, con contestuale richiesta del sequestro preventivo finalizzato alla confisca delle somme non spettanti, circa 22.500 euro, in parte già eseguito. Le fiamme gialle camerti, grazie alla sinergia con la direzione provinciale dell’Inps di Macerata e con il coordinamento della Procura di Macerata, hanno avviato diversi controlli nei confronti di percettori della misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. I riscontri condotti attraverso l’incrocio dei dati desumibili dalle numerose banche dati in uso al Corpo e suffragati dall’attività informativa, hanno riguardato sia la veridicità delle dichiarazioni rese nelle domande per il reddito di cittadinanza che le informazioni comunicate nelle dichiarazioni sostitutive uniche per il calcolo dell’Isee. E così gli approfondimenti sono stati circoscritti ad alcuni beneficiari. Due hanno omesso di dichiarare vincite a giochi online per circa 100mila euro l’uno e circa 74mila l’altro, percependo, complessivamente, un indebito reddito di cittadinanza di quasi 15mila euro, altre due persone, una rinchiusa in carcere per furto e resistenza a pubblico ufficiale, e l’altra agli arresti domiciliari per ricettazione, hanno percepito indebitamente importi per un totale di circa 7500 euro. E’ scattata così la denuncia e la segnalazione all’Inps per l’interruzione dell’erogazione del sussidio.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Che genialità che hai fatto Giggino,per fortuna fra due anni andate a casa voi e il reddito di delinquenza.
Salvo una minoritaria fascia di anziani, fragili che difficilmente possono trovare lavoro ed è quindi giusto che siano aiutati dallo Stato, per tutti gli altri che rinunciano ad un’occupazione preferendo ricevere il “reddito di parassitismo” standosene a casa, per poi magari integrarlo con lavori in nero, insieme ai collegati NAVIGATOR, che avrebbero dovuto facilitare la ricerca di un’occupazione, entrambi si sono rivelati un fallimento: non è con l’assistenzialismo generalizzato che si risolve il problema della disoccupazione ma incentivando le imprese ad assumere per creare ricchezza economica per poi redistribuirla, non il contrario.