di Laura Boccanera e Francesca Marchetti (foto di Federico De Marco e Fabio Falcioni)
C’è chi urla all’uscita “sono matura” e chi invece ha indossato la collana del battesimo, regalo dei nonni e un braccialetto con la coccinella come amuleto portafortuna. Sono i maturandi dell’era della didattica a distanza.
Elena Dichiara
Per il secondo anno a causa della pandemia l’esame si è svolto in una modalità più snella, un’unica prova con un maxi colloquio orale su un elaborato preparato e collegamenti fra le materie anziché le tre prove scritte più l’orale. Ma non è una maturità di serie B come ha sottolineato il Ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi. Lo confermano i maturandi di Macerata e Civitanova intervistati all’ingresso degli istituti.
QUI CIVITANOVA – E infatti anche i ragazzi e le ragazze dell’istituto superiore Da Vinci di Civitanova ce lo confermano. «Non è facile trovarsi di fronte ad un documento mai visto prima e collegarlo con le materie dell’elaborato» – afferma all’uscita Elena Dichiara del 5 B liceo classico. All’uscita la mamma e gli amici le fanno trovare una bottiglia di spumante pronti per festeggiare anche se sono le 9.30 del mattino: «sono stata la prima – continua – e alla fine è andata bene, ero abbastanza tranquilla, avevo lavorato tanto e i professori mi hanno messo a mio agio. Credo che questa tipologia di esame sia comunque efficace, permette di fare un’analisi più personale rispetto ad una versione di greco o latino».
Angelo Bartolini
Chi invece non era per niente ansioso o preoccupato è Angelo Bartolini 5M di scienze applicate, un elaborato di matematica e fisica sulla velocità del tempo, ma a settembre l’iscrizione a Lettere moderne: «ah siete di Cronache Maceratesi? Ho scritto per Cm junior un articolo sulla zanzara tigre – ci ricorda – l’esame era come me lo aspettavo, senza ansie, ieri stavo al mare. Secondo me è meglio viverla così, sono consapevole di dove potevo arrivare e ero tranquillo. Ora un po’ di relax, qualche viaggio e poi Lettere Moderne, mi piace la letteratura e voglio fare lo scrittore». «In un maxi orale può capitare di tutto – commenta all’uscita Jacopo Galletta 5 L scienze applicate – a me hanno chiesto La Ginestra di Leopardi e la pecora Dolly, però è andata bene, in realtà non saprei dire se è andata bene, è la prima volta che lo faccio, però i professori sono stati clementi. Ero il primo e mi hanno messo a mio agio. Comunque non è una passeggiata, è impegnativo. Non saprei se la vecchia formula prima del Covid fosse meglio, io ho vissuto questa qui, però credo che questa modalità permetta una valutazione più completa sul percorso fatto dallo studente». Soddisfatto anche Marco Bellagamba, anche lui del liceo delle scienze applicate: «speriamo in una valutazione positiva. Ora lavoro e poi il mare, a settembre inizierò Economia. All’inizio ero agitato, ma poi ho iniziato ad esporre e mi sono tranquillizzato. Ho vissuto male questi due anni in dad. Io sono un tipo socievole e la scuola mi mancava. Mi mancavano i professori, incontrare gli amici sul corridoio, davanti ad uno schermo mi sentivo alienato».
Jacopo Galletta
Isabella Iannilli del 5L esce e ad attenderla ci sono i genitori e gli amici, anche lei stappa una bottiglia di spumante. Il papà le consegna un mazzo di fiori. E’ la prima prova superata: «Ero un po’ agitata – confessa – ma è andata abbastanza bene. L’orale è durato un’oretta, avevo con me come portafortuna la catenina del battesimo, un dono dei miei nonni e un braccialetto con la coccinella per scaramanzia». Appare tranquilla e quasi rilassata Giorgia Ferraro 5B liceo classico, all’uscita incrocia una sua amica che non ha ancora svolto la maturità e si scambiano consigli e impressioni e cerca di mitigare l’ansia della sua compagna di classe. A noi dice: «é andata bene, è stato più semplice di quanto mi aspettassi. Avevo preparato un elaborato sulla crisi delle divinità. Secondo me questo tipo di colloquio è idoneo a valutare in maniera completa lo studente perché per riuscire a fare collegamenti fra le materia al momento e in maniera veloce e precisa devi aver studiato sempre con applicazione altrimenti si vede subito. Non è un esame su cui la fortuna può fare la differenza». Ora la aspetta un’estate di relax ma anche di studio, a settembre tenterà il test per l’ingresso a Medicina. «Sono maturaaaaa – grida invece all’uscita Elena Santarelli 5K liceo linguistico e abbraccia le amiche – è stato più facile di quanto mi aspettassi. Ho parlato sempre e non mi hanno fatto domande né hanno tentato di mettermi in difficoltà, sono soddisfatta. Ora però vacanze, Sardegna e Corfù con gli amici».
Nicola Lo Parco e Matteo Marini
QUI MACERATA – Nicola Lo Parco e Matteo Marini, vestiti en pendant, stanno ripassando Pirandello sui gradini esterni all’ingresso del liceo scientifico Galilei a Macerata, sostenuti dalle compagne Anna e Cheyenne, in attesa di essere chiamati.
«Quest’anno è andato bene – spiega Nicola – entrambi siamo usciti con ottimi voti. Abbiamo passato un brutto periodo a causa della pandemia, ma ce la siamo cavata. Invece dell’alternanza scuola lavoro (Pcto) abbiamo seguito corsi online, io quelli universitari di Medicina e poi nell’elaborato mi sono collegato alle materie scientifiche per le quali mi sento più portato. Mi sto preparando per entrare a Medicina».
Titubante Matteo: «Mi preoccupa inglese e la seconda parte del colloquio con le 5 materie a estrazione, perché poi devi fare tutto un discorso coerente. Penso di iscrivermi a ingegneria, anche se mi piacciono di più le materie umanistiche, sarà un problema?»
Marina Mozzoni
Marina Mozzoni ha invece appena finito la sua unica prova: «È andata bene ero agitata ma i professori sono stati davvero molto disponibili, sono soddisfatta nonostante tutta la situazione di quest’anno. La presentazione dell’elaborato sul motore elettrico e il trasformatore mi ha aiutata a sciogliere il ghiaccio e poi sono passata a Leopardi, poi la sostenibilità ambientale che mi ha permesso di fare molti collegamenti».
Francesca Legnini e una delle professoresse
Francesca Legnini riceve un mazzo di fiori dalla sua famiglia appena esce dal liceo, finito il colloquio, e con un gesto liberatorio appoggia a terra lo zaino, scambiando le ultime parole con la prof. «Quando sono entrata in aula d’esame ho pensato che tutto quello che avevo studiato nell’arco delle ultime 24/48 ore era svanito, volatilizzato. In realtà se si studia tutto l’anno progressivamente e bene non c’è nemmeno bisogno di ripassare per l’esame. Mi ha messo in difficoltà Sant’Agostino, perché non l’avevamo studiato a scuola».
Eva Tullio e Francesca Virgili
Clima di festa all’uscita dalla prova anche al liceo artistico “Cantalamessa”.
Eva Tullio e Francesca Virgili hanno in mano un palloncino rosa e bianco a simboleggiare la leggerezza che si prova appena fatto l’esame. «Io sono ancora agitata – racconta Eva – Ora ho il vuoto nella mente, non ho ancora realizzato di aver finito tutto. I professori quest’anno hanno cercato di aiutarci mettendosi nei nostri panni, anche durante la Dad cercavano di farci partecipi. Continuerò a studiare all’università ma andrò fuori.»
Dello stesso avviso Francesca Virgili: «Io ero agitatissima ma poi è andata bene, sono stati tutti molto gentili e disponibili. Nel corso dell’anno è stato difficile gestire il rapporto a distanza, è stato bello ritrovarsi in classe. Adesso andrò a Bologna per studiare Economia e sociologia».
David Sgalla
David Sgalla è venuto a sbirciare in attesa che tocchi il suo turno nei prossimi giorni. «Mi sto preparando per prendere un 80, o almeno ci punto. I professori sono stati molto disponibili. Mi sento abbastanza pronto, finita questa esperienza farò l’accademia di Belle arti indirizzo Moda».
Spumante e festeggiamenti anche all’uscita del liceo classico “Leopardi.
Chiara Marangoni ha l’esame tra due giorni e tiene in mano una bottiglia di bollicine per festeggiare la sua amica che in questo momento sta svolgendo la prova orale: «Provo tanta tensione e tanta ansia nel vedere gli altri che escono dall’esame e hanno finito. Mi preoccupa il testo d’italiano perché ne abbiamo dovuti preparare tanti. I professori e la preside sono stati davvero cordiali e capiscono la nostra emozione. Siamo fortunati quest’anno perché non abbiamo le prove scritte però negli ultimi due anni scolastici è stato difficile, abbiamo fatto solo l’ultimo mese in presenza e ci siamo resi conto di quanto ci sia mancato stare in classe. Quasi quasi ci sono mancati anche i professori.»
Davide Caponi
Davide Caponi è appena arrivato in giacca nera ed è pronto ad entrare, visibilmente teso. «Sto pensando che farò scena muta. (suono di notifica dal cellulare) Google mi sta dicendo cosa pensare. Spero non mi chiedano niente di scienze, anche se poi andrò a studiare Informatica, forse è strano.»
Martina Bettucci esce dirigendosi verso il cancello e la libertà.
Martina Bettucci
«Quando mi hanno detto “Va bene, puoi andare” è stata una liberazione, una sensazione bellissima, sono molto contenta indipendentemente da quale sarà il voto finale. Prima di entrare ero ansiosa e agitata, ma mi ripetevo che in un’ ora sarebbe finito tutto. I professori ci sono venuti incontro anche durante la prova orale. È andata bene anche se poteva andare meglio però l’importante è che sia finito, c’è l’estate davanti. Poi studierò per fare il test d’ingresso di Medicina. Adesso vado al mare, stasera farò un giro con i miei amici.»
LE FOTO DELL’USCITA DALL’ESAME A CIVITANOVA
Marco Bellagamba
Isabella Iannilli
Giorgia Ferraro
Elena Santarelli
L’USCITA DALL’ESAME A MACERATA, DI SEGUITO LE FOTO
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In bocca al lupo per il vostro futuro ragazzi. Non siete di serie b, avete dato il massimo in questo periodo non tanto facile per voi, chi ha ben seminato ha raccolto i suoi frutti.