Offese al presidente della Repubblica Sergio Mattarella su Facebook, assolti i due imputati. Sotto accusa, per un post comparso su Facebook, erano finiti Luigi Martellini, 57 anni e Daniele Rebichini, 44enne, entrambi residenti a Potenza Picena. I fatti risalgono all’agosto 2017. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Stefano Lanari (che ha chiesto l’assoluzione) Martellini avrebbe condiviso il post di un altro utente (non identificato) in cui era scritto, con riferimento a Mattarella: «Questo farabutto – era scritto nel post – offende i migranti italiani e riscrive la storia. Gli italiani partivano con passaporto e visto, prendevano i mezzi di linea, facevano quarantena e visita. Avevano contratto di lavoro e soldi per mantenersi. Non venivano mantenuti in albergo, non mangiavano a spese del popolo ospitante. Non defecavano o orinavano per strada, né violentavano o accoltellavano nessuno. Gli invasori che arrivano in Italia, grazie al Pd, sono lo sterco del mondo, non paragonabile a nessuno».
Rebichini era accusato di aver commentato il post, scrivendo: «Non solo tuo fratello, ma tutta la famiglia doveva sterminare la mafia. Sei una nullità». Con chiaro riferimento all’omicidio dell’allora governatore della Sicilia Piersanti Mattarella, freddato da un sicario di Cosa Nostra il 6 gennaio 1980 a Palermo. La mattina del 9 agosto 2017, dopo aver letto questi commenti, Mario Morgoni all’epoca senatore del Pd (oggi deputato) di Potenza Picena si presentò dai carabinieri per presentare una querela. Ne è nato un processo che ha portato sotto accusa Martellini e Rebichini (difesi dagli avvocati Marco Poloni e Alessandro Baldoni), entrambi oggi prosciolti dal giudice Federico Simonelli, perché non è stato provato che siano stati loro a scrivere i messaggi (non è stato individuato l’indirizzo Ip utilizzato).
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