La consigliera del Pd civitanovese Mirella Franco
«Azienda Teatri in stato di abbandono, fra due giorni scade la nomina del direttore e ancora non è stato sostituito il presidente». La consigliera comunale del Pd Mirella Franco torna a parlare dello stato di salute dell’azienda speciale che si occupa di cultura a Civitanova. A due mesi dalle dimissioni dell’ex presidente Aldo Santori infatti il ruolo apicale non è stato ancora riassegnato e sull’istituzione grava anche la scadenza della nomina di Andrea Castellani, dirigente alle Finanze del Comune a cui era stato assegnato l’incarico di direttore al termine del mandato della commercialista Cristina Gentili. «Sono più di due mesi che il presidente si è dimesso e il sindaco non ha provveduto a sostituirlo – dice la Franco – e il consiglio di amministrazione rimasto con due membri non è nella possibilità di deliberare. Ad oggi non si è provveduto a mettere l’azienda nella condizione di lavorare per meglio programmare le attività che stanno riprendendo dopo il lungo periodo di chiusura. Questo è grave soprattutto in una città come Civitanova dove per l’amministrazione comunale la cultura sembra non esistere più. Nessuna programmazione, ma solo soldi dati senza nessuna ricaduta sulla città, non c’è un minimo di discussione e il sindaco utilizza i finanziamenti solo per scopo di propaganda, mai Civitanova aveva registrato una deriva culturale come questa». La consigliera di opposizione ricorda poi il problema legato alla scadenza del direttore dando una lettura di tipo politico: «Il prossimo 30 aprile scade anche la nomina del direttore dell’azienda e ancora non si è provveduto a fare gli atti necessari. Si arriva sempre all’ultimo secondo, senza nessun indirizzo, molto probabilmente – conclude - perché è in atto una lotta di potere tra Vince Civitanova, la Lega e Fratelli d’Italia per la poltrona da Presidente».
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Non basta lo squallore scenografico di tutta l’amministrazione che si ripete periodicamente ad ogni consiglio? Di due aziende teatrali, una tradizionale ed un’altra nuova creata in opposizione alla prima per dimostrare come diceva il sindaco che l’allora assessore alla cultura fosse il suo migliore assistente per poi cacciarla malamente per la lotta intestinale e pure diarroica per la Regione o per chissà quale altro motivo, che cosa è rimasto? Esiste ancora quel doppione? E poi pare che alla chiusura di questa parentesi di cui rimarranno solo i”cocci”, il culturale Trepalle, appellativo derivatogli dall’ avere avuto il piede in tre scarpe, andrà a fare la valletta in un programma a quiz condotto dal Capitano che si spera riesca per tempo ad essere cacciato dal Governo e dal suo…pardon degli altrui partito.
Ps che non c’entra niente: quei famosi sms che avrebbero potuto dimostrare che il titolare reticente, fosse al corrente di tutte le scelte disgraziate che venivano invece valutate e decise assieme, dove sono? Meglio cornuti e mazziati che rivelatori della bassezza dell’individuo in questione o non esistono questi sms non certo compromettenti ma semplicemente indici di quella serietà che si svegliava solo quando c’erano grossi affari da votare in consiglio e che per fortuna per sua sfortuna, grazie a tutti i nemici che si era fatto in maggioranza, è rimasto sempre a becco asciutti insieme al suo degno compare.