La finale Scudetto torna all’Eurosuole Forum di Civitanova. Domani alle 18, (diretta su Rai Sport) è in programma gara 2 tra la Lube e la Sir Perugia. Si ripete la sfida che ha reso avvincenti le ultime due finali playoff di SuperLega. Sono due le differenze sostanziali rispetto al 2017/18 (tricolore alla Sir in gara 5 al PalaBarton) e al 2018/19 (vittoria finale della Lube, sempre in gara 5 al PalaBarton): questa volta i biancorossi hanno iniziato con un successo la serie, grazie al 3-1 corsaro a Perugia, e sugli spalti non ci sarà il suggestivo spettacolo dei supporter, sfida nella sfida che rendeva ancora più magiche le rese dei conti.
Kamil Rychlicki
Pur senza la spinta dei tifosi marchigiani, Juantorena e compagni si batteranno con cuore, grinta e tante schiacciate a caccia del doppio vantaggio che darebbe alla Lube un primo match ball Scudetto da giocarsi mercoledì prossimo a Perugia. Sul fronte Sir ci sarà un organico determinato a riaprire i giochi e, forse, un sestetto ridisegnato visto l’esonero di Vital Heynen e la fiducia a Carmine Fontana, promosso head coach, con l’ex biancorosso Francesco Cadeddu (già nello staff) nominato secondo allenatore. Travica non vuole steccare la sua gara numero 400. Per la Lube è Kamil Rychlicki a presentare la sfida contro Perugia: «La mia prima sfida di finale Scudetto è stata positiva. Peccato per la botta alla schiena, ma un po’ di dolore non basta per fermarmi. La strada è lunga, troveremo una Sir più grintosa e determinata. L’esonero di Heynen? Dal punto di vista umano mi dispiace per lui, ma non aggiungo altro, sono concentrato sulla mia squadra. Siamo arrivati alla resa dei conti pronti a soffrire. Il percorso duro contro Modena e Trento ci ha dato un mix di mentalità e pressione, ma sono certo che anche Perugia alzerà il livello e dovremo sudarci ogni punto».
L’ex palleggiatore della Lube Dragan Travica
In gara 1 di finale gli umbri sono scesi in campo al PalaBarton con l’ex biancorosso Travica al palleggio per l’opposto Ter Horst, al centro Russo e Solé, di mano Leon e Plotnytskyi, libero Colaci. Nel corso del match c’è stato spazio per Ricci, Vernon-Evans, Piccinelli, Zimmermann e Muzaj. Quest’ultimo, autore di due ace, è partito dall’inizio nel quarto set. In casa Sir parola a Dragan Travica: «I playoff sono così, bisogna essere in grado di mangiare amaro, come è successo a noi in gara 1, e pensare subito alla partita successiva. Per cui abbiamo archiviato la prima sfida, anzi dobbiamo cercare di usarla per avere quella motivazione necessaria per affrontare gara 2 più determinati nel tentativo di rimettere la serie in equilibrio».
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