di Gianluca Ginella
Una centrale dello spaccio allestita in una casa del centro di Macerata, nella zona di via Garibaldi: blitz della polizia e quattro persone in manette. Una di queste era già ricercata per spaccio. I poliziotti per entrare in casa hanno dovuto utilizzare uno stratagemma, si sono poi trovati ad affrontare la resistenza opposta dai quattro giovani. E’ possibile che parte della droga che c’era in casa sia stata gettata nel water.
È ancora buio quando gli agenti della Squadra mobile di Macerata (diretta dal commissario capo Matteo Luconi) e la Squadra volanti (diretti dal commissario Emanuele Ciccarelli), che hanno operato congiuntamente, raggiungono una casa a due piani che si trova nella zona di via Garibaldi. I poliziotti è da qualche settimana che indagano sui movimenti di quella casa dove vivono quattro giovani, due sono nigeriani e hanno 23 anni, gli altri sono del Ghana e hanno 25 e 26 anni. Gli agenti si presentano in borghese. Sanno già che entrare non sarà semplice. Ma gli agenti hanno un asso nella manica per entrare senza farsi scoprire: fanno credere che vi sia una fuga di gas e così riescono a far aprire il portone del palazzo. Ma non è finita. La casa dove abitano i 4 pusher ha una porta semi blindata. E da dentro non ci pensano nemmeno ad aprire. Anzi, si sente il rumore dello scarico del water che viene azionato più volte (possibile per far sparire la droga). Gli agenti alla fine riescono a sfondare la porta. A quel punto devono fronteggiare i quattro uomini. Uno di loro, in particolare, oppone resistenza. Due agenti riporteranno ferite guaribili in alcuni giorni. I quattro alla fine vengono bloccati. In casa c’è droga. I poliziotti la trova nel bagno. Trovano 19 dosi di eroina vicino allo scarico del lavabo, e altra nello scarico del water (era tornata a galla dopo che qualcuno ce l’aveva buttata). Gli agenti successivamente faranno analizzare la sostanza: è eroina. Ma in casa c’è anche altra droga. Sette ulteriori dosi di eroina vengono trovate in giro per l’abitazione. E poi c’è cocaina: è nascosta in una credenza della cucina, tra alcuni barattoli. Nell’abitazione trovati anche 15 cellulari: per gli inquirenti, coordinati dal pm Vincenzo Carusi, i telefonini venivano usati per tenere contatti con i clienti della droga. In casa c’era anche tutto il necessario per tagliare e confezionare la droga. Come sostanza da taglio è stato trovato del bicarbonato. C’erano poi numerosi rotoli di pellicola trasparente, e una busta di plastica da cui erano state ritagliate porzioni di forma circolare, sempre per confezionare la droga. Parte dello stupefacente è stato trovato confezioni simili a pillole, facili da far sparire inghiottendole una volta fermati per un controllo. Al termine della perquisizione 4 pusher vengono portati in questura e da lì al carcere di Montacuto di Ancona. Tutti devono rispondere di spaccio. Uno dei due nigeriani anche di resistenza ai poliziotti, l’altro era anche ricercato, sempre per spaccio di droga, su di lui pendeva una ordinanza di custodia in carcere emessa dal gip del tribunale di Macerata (sinora si era sottratto all’arresto).
(Ultimo aggiornamento alle 19,30)
Nigeriani spacciatori a Macerata?? Strano !!!!!!! Ma non erano "risorse"?........
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Ecco xche’ ha girato diverse volte l’elicottero della Polizia a Macerata stamattina.
…quattro clandestini arrestati…quattro pensioni in meno che vengono pagate!! Dove andremo a finire, chi pagherà più le nostre pensioni!? Mah!! gv
Ma sono proprio razzisti a Macerata, beccano sempre gli spacciatori africani!
Qua ci vorrebbe un’altra bella manifestazione antifa, non se ne può più di queste discriminazioni razziali.
Gli spacciatori non hanno né sesso, né nazionalità, né razza: sono solo degli schifosi venditori di morte. Il fatto che siano quasi tutti extracomunitari è segno del fallimento di anni della nostra politica in tema di immigrazione (selvaggia) ed integrazione (forse volutamente inesistente!).
Spacciatori africani e consumatori maceratesi: un duro colpo per entrambi! Brava la Polizia
Leggo anche sulla stampa locale:
“…tutti senza fissa dimora e clandestini…”
A che titolo avevano il domicilio nell’appartamento ???
Siccome fra i vari reati per i quali sono stati arrestati non c’è quello di “occupazione abusiva di abitazione” sarebbe utile sapere se l’alloggio è stato loro concesso da una delle tante coop sedicenti onlus foraggiate con decine di milioni di euro annui, solo in provincia, sfilati dalle tasche dei contribuenti Italiani in nome di una falsa accoglienza umanitaria di falsi perseguitati politici ma di veri spacciatori di droga.