«Cassa integrazione a zero ore per i dipendenti dell’azienda Teatri di Civitanova, il comune risparmia sui lavoratori». I consiglieri comunali del Pd Mirella Franco, Yuri Rosati e Giulio Silenzi tornano ad interrogare l’amministrazione su come sia stato gestito il personale dell’azienda speciale durante il periodo di lockdown e nei mesi successivi nei quali teatri e cinema sono rimasti chiusi.
Un interrogativo emerso anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale sul bilancio e che viene rilanciato formalmente dai consiglieri comunali del Partito Democratico. «Ci risulta che gli operatori dell’azienda Teatri – scrivono in una nota i democrat – siano stati messi in cassa integrazione a zero ore per diversi mesi, ed esattamente per tutto aprile, maggio e parte di giugno 2020 e per novembre e parte di dicembre 2020. Zero ore lavorative significa che non viene garantito neanche un minimo di attività che consentisse loro di tirare avanti la propria vita decorosamente, ma il provvedimento è stato presentato come un vanto di efficientamento e di risparmio nell’ultima presentazione del bilancio dell’Azienda da parte del cda, allora in carica. Crediamo che mettere in cassa integrazione a zero ore i propri dipendenti non sia un risparmio, ma un fatto abominevole e di una gravità enorme, tanto più nei confronti di lavoratori che hanno sempre manifestato non solo la propria professionalità, ma anche la propria disponibilità, prestandosi anche a fare altro rispetto alle proprie competenze. Chiediamo pertanto come l’amministrazione voglia intervenire per risarcire questi operatori». In totale i dipendenti diretti dell’azienda Teatri sono 5.
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