Morto ex consigliere comunale:
«L’amore per la sua terra resta»

CASTELSANTANGELO - Ovidio Monaco aveva 82 anni, da sempre protagonista della vita civile del piccolo comune. Il ricordo del sindaco Mauro Falcucci: «Con la pubblicazione della raccolta storica da lui curata ha lasciato un significativo contributo culturale, architettonico e storico per le future generazioni». I funerali domani alle 15,30 a Macerata

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Ovidio-Monaco

Ovidio Monaco

 

 

«La comunità di Castelsantangelo sul Nera vive una giornata di profondo lutto. Questa mattina è venuto a mancare Ovidio Monaco, un concittadino residente a Macerata e originario del nostro Comune che da sempre ha manifestato passione e interesse per questa terra». A dirlo il sindaco di Castelsantangelo Mauro Falcucci che ha voluto ricordare l’amico, promotore di tante iniziative amministrative, sportive e culturali. Ovidio Monaco avrebbe compiuto 83 anni il 28 marzo. I funerali si terranno domani a Macerata, nella chiesa di via Pace, alle 15,30.

«Ricordo Ovidio, non solo come impegnato e competente consigliere comunale per ben due legislature, ma soprattutto per la nostra profonda e sincera amicizia, per la stima reciproca, per l’amore e per la dedizione che ha sempre riservato a questo territorio nell’esclusivo interesse della collettività. Da amministratore, da tecnico (Funzionario Geometra al Comune di Macerata) e da cittadino ha partecipato con competenza alla Commissione Edilizia comunale. È stato socio fondatore sia del Tennis Club, sia del “Capannaccio” (Primo luogo di aggregazione giovanile) con un impegno costante anche nella Pro Loco.
Una straordinaria cura l’ha destinata al presepe meccanico (realizzato dallo scomparso Elio Angeletti) che è stato oggetto di significativi apprezzamenti tanto da essere, dopo gli eventi sismici del 2016, trasferito ed esposto a Macerata. Con la pubblicazione della raccolta storica da lui curata insieme al dott. Matteo Ricucci, dal titolo “Le silenziose orme del Tempo – Una documentazione fotografica su Castelsantangelo sul Nera” pubblicato nel 2002, ha lasciato un segno tangibile di quanto ha amato questa terra. Richiamo un suo passaggio tratto dall’introduzione della predetta opera: “Così, attraverso vecchie fotografie, cartoline e antichi documenti, il passato della nostra gente e del nostro paese rivive permettendo alle generazioni di allora di sentire attuale il tempo lontano e alle nuove generazioni di apprendere e comprendere l’ambiente, la vita e la cultura di genitori, dei nonni protagonisti.” Rimarrà un significativo contributo culturale, architettettonico e storico per le future generazioni. A nome della comunità, dell’amministrazione comunale tutta e mio personale, siamo vicini e partecipi all’immenso dolore di Francesca e Silvia, sue amate figlie, e formuliamo le nostre più sentite espressioni di cordoglio».



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