Premio Annibal Caro,
il primo finalista è Petruccioli

CIVITANOVA - Al vaglio di 140 lettori la traduzione dal portoghese di "Eliete, una vita normale" di Dulce Maria Cardoso

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petruccioli

Daniele Petruccioli traduttore di Dulce Maria Cardoso

 

Al via il quarto premio Annibal Caro alla traduzione, 140 lettori alle prese col primo finalista della terna. Si tratta di Daniele Petruccioli, per la traduzione dal portoghese di “Eliete. Una vita normale” di Dulce Maria Cardoso, edizione Voland.

Scelto dal comitato tecnico del premio, a cui quest’anno si è aggiunta la traduttrice Scilla Forti, vincitrice dell’edizione 2020, Daniele Petruccioli, vive a Roma, dove è nato nel 1970, e dove insegna lingua e traduzione portoghese e brasiliana. Dopo il diploma all’Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico e un primo periodo dedicato al teatro, si è laureato in lingue e dal 2005 lavora come traduttore, editor e scout. Traduce anche dall’inglese e dal francese, ma è specializzato soprattutto in letteratura lusofona. Dobbiamo a lui tutte le opere di Dulce Maria Cardoso pubblicate in italiano, ed è anche autore di due saggi sul mestiere del traduttore. “Eliete. Una vita normale” è l’ultima fatica letteraria, pubblicata in Italia, della scrittrice nata a Lisbona nel 1964 Dulce Maria Cardoso. In Italia i suoi scritti sono stati tutti pubblicati da Voland e tradotti da Daniele Petruccioli. “Eliete. Una vita normale” sarà letto dalla “Cara Giuria dei Lettori” che per questa quarta edizione è composta da 140 iscritti, di cui ben 41 della categoria Under 24, grazie alla collaborazione con l’Istituto di istruzione superiore “Leonardo da Vinci” di Civitanova.



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