Mercato del pesce al Varco,
Corvatta attacca Caldaroni:
«Fa gli interessi della sua categoria»

CIVITANOVA - Il consigliere di opposizione critica la scelta della giunta di pagare le strutture per i banchetti di pesce a chilometro zero da destinare ad una cooperativa di pescatori: «iniziativa che danneggia gli altri produttori, i commercianti di pesce e che sfregia un angolo centrale della città»

- caricamento letture

conf-ex-sindaci-varco-tommaso-corvatta-civitanova-FDM

 

Mercato del pesce a chilometro zero al Varco sul mare, il consigliere Tommaso Corvatta: «l’assessore Caldaroni favorisce gli interessi della sua categoria (è pescatore ndr) a scapito di quelli della città». L’ex sindaco e attuale consigliere comunale di opposizione critica la decisione assunta dalla giunta di acquistare a spese del comune 12 banchetti per la vendita del pesce da parte dei produttori. Una scelta fatta dall’assessore al commercio e alla pesca a seguito della proposta di una cooperativa di pescatori. L’intervento prevede un mercato settimanale ambulante da collocare al Varco sul mare e da destinare alla vendita di prodotti ittici. «La giunta è evidentemente un ostaggio – il commento politico di Corvatta – tanto che Caldaroni riesce a far passare una delibera talmente assurda da sembrare uno scherzo di cattivo gusto. Con la delibera del 30 dicembre l’amministrazione Ciarapica deturpa ulteriormente un luogo simbolo, dimostrando ancora una volta che non è capace di gestire nemmeno lo scorcio più suggestivo della città bassa. Ma questo non è nulla rispetto al contenuto della delibera: essa riesce in un colpo solo ad infierire sulla libera concorrenza, sul rispetto delle norme igieniche ed ambientali e sugli interessi del comune. Infatti l’approvazione del mercato del pescatore a vantaggio di una associazione della pesca danneggia in un colpo solo tutti quelli che ne sono esclusi: l’altra associazione dei pescatori, i commercianti del pesce e tutti gli altri pescatori che anche non avendo sede a Civitanova, non potrebbero essere esclusi a priori da una attività commerciale. Danneggia inoltre l’attività del mercato ittico di cui il comune è socio unico, che inevitabilmente vedrebbe calare la quantità di pesce trattata, danneggia inoltre le casse comunali, cioè le nostre tasche, perché  non si capisce per quale motivo noi dovremmo pagare i banchi come è scritto in delibera, per una attività privata». Corvatta esprime anche preoccupazione per il decoro della zona e per le norme di carattere igienico sanitario: «è evidente che per sua natura il prodotto venduto produce una inevitabile percolatura di liquidi sul sedime del Varco che in questa sede non può che essere considerata altro che una forma di inquinamento se non appropriatamente trattata, oltre che fonte di esalazioni maleodoranti. Si sfregia l’ immagine del cuore della città».

 

Pesce a chilometro zero, a Civitanova il mercato sperimentale



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X