Omar Khailoti ai tempi della Junior Macerata con il suo ex allenatore Alessandro Giorgi dopo la conquista di una coppa
di Andrea Cesca
«Settecento euro più il prestito di un giocatore per la prima squadra». E’ il costo sostenuto dalla Sangiustese tre anni fa per accaparrarsi le prestazioni del giovane Omar Khailoti, allora in forza alla Junior Macerata, società di solo settore giovanile che faceva riferimento all’Acd Helvia Recina 1975, e oggi giocatore in Serie A con il Bologna, con la quale ha esordito sabato sera a San Siro nel match contro l’Inter (leggi l’articolo). L’operazione venne portata a termine in prima persona dal presidente del sodalizio rossoblù, Andrea Tosoni, su segnalazione di Fabrizio Brandelli. «Un ragazzo educato, disciplinato, mai una parola fuori posto – dice Tosoni a proposito di Omar Khailoti – Tutti gli volevamo bene, ha superato momenti difficili. Quando è arrivata la chiamata del Bologna non ho potuto dire di no. Personalmente l’avrei tenuto un altro anno, ma Omar era contento di approdare in una società di Serie A. A lui chiesi solo se fosse felice del trasferimento. Sentirsi rispondere quel sì, mi riempì di orgoglio. Forse quel treno non sarebbe più passato se non si saliva subito».
Al termine della stagione 2017-18 il Bologna FC 1909 versò nelle casse della Sangiustese ventimila euro per rilevare il cartellino di Khailoti. L’esordio del difensore nella massima serie calcistica nazionale farà entrare nelle casse della SS Maceratese 1922 (dove sono confluite Junior Macerata ed Helvia Recina) la somma di 72mila euro. «Si tratta di un premio alla carriera per tutte le società che hanno avuto tesserato il giocatore dopo il compimento di dodici anni – spiega il segretario della Sangiustese, Massimo Formentini – La somma è di diciottomila euro per ogni anno di tesseramento». Il giovane difensore, classe 2001, nato a Macerata ma di origini marocchine all’età di 12 anni era tesserato per la Vis Macerata (divenuta poi Junior Macerata) e li è rimasto fino a 16 anni. Non percepirà nulla invece la Sangiustese stessa, perché al premio alla carriera va scalato il prezzo di vendita secondo regolamento.
Omar Khailoti (pagato settecento euro più il prestito di Michele Pagliarini, l’equivalente di 1.200 euro) dopo la frattura di una gamba durante una partita quando ancora giocava con la Junior Macerata e la morte del papà avvenuta nella primavera del 2018, parte in viaggio verso Bologna accompagnato dalla mamma Nadia, che ieri ha raccontato a Cronache Maceratesi tutta la sua gioia (leggi l’articolo). «Personalmente l’ho portato in giro per diversi mesi in tutte le rappresentative – racconta Massimo Formentini – Ha girato molto perché era molto seguito, aveva un fisico eccezionale. E poi è un bravissimo ragazzo, bravissimo anche a scuola. Ha saputo superare momenti di difficoltà, se lo meritava proprio questo esordio in Serie A. Quando venne da noi giocava come mediano, il nostro allenatore della Juniores nazionale Adolfo Rossi lo cambiò e ne fece un difensore centrale. Credo sia stata la sua fortuna. Omar è rimasto un ragazzo molto modesto, quando tornava a casa da Bologna veniva a vedere le partite della Sangiustese». Una fucina di giovani talenti è stata la Sangiustese negli ultimissimi anni. Basti pensare (oltre a Khailoti) a Walid Cheddira e a Cristian Shiba. «Aggiungerei anche Giuseppe Argento – conclude Andrea Tosoni- Ed il compianto Raffaele Santagata, ne avrebbe fatta di strada se la vita non fosse stata così crudele con lui».
Dalla Sangiustese alla Scala del calcio, Omar Khailoti convocato da Mihajlovic
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