di Andrea Cesca
«Ho parlato con Omar ieri sera al termine della partita, era sul pullman con il resto della squadra, stava facendo ritorno a Bologna. Era contento».
Omar Khailoti, a destra, a fine partita
Mamma Nadia non riesce a contenere la gioia per l’esordio in Serie A di suo figlio Omar Khailoti, 19 anni compiuti lo scorso settembre, esterno sinistro che ha debuttato nella Scala del calcio, a San Siro, in Inter-Bologna (3 a 1) al 63′ e al posto di Aaron Hickey per scelta del tecnico felsineo Mihajlovic. «Mio figlio è di poche parole – continua la mamma, che ha seguito la partita in televisione dalla sua casa di Piediripa (Macerata) –. Sin da piccolo ha dimostrato di essere una persona seria e responsabile. È un bel passo, è difficile trovare le parole per questa grande emozione, quasi non ci credevo. Mi sono arrivati tanti messaggi. Lui se l’aspettava che prima o poi sarebbe potuto arrivare questo momento».
Omar Khailoti, ai tempi della Sangiustese
Omar, origi marocchine, secondo di quattro fratelli, inizia a giocare a calcio con la Robur Macerata, poi per esigenze familiari passa alla Vis Macerata: «avevano il pulmino che lo passava a prendere e lo riportava a casa», spiega la mamma. Nella stagione 2017-18 il passaggio dal settore giovanile della Junior Macerata – dove era allenato dall’ex Bologna Carlo Troscè – alla Sangiustese.
«La Sangiustese, società lungimirante, lo fece allenare con la formazione Juniores – racconta mister Stefano Senigagliesi, che tenne a battesimo il suo esordio in Serie D nella partita con il Matelica -. Venne a fare una partita con la prima squadra, obbligai la società a tenerlo con noi e dissi che sarebbe arrivato in Serie A. Lui ha fatto in modo che la mia premonizione si realizzasse. Aggiungo una cosa importante: io, come tutti gli altri, non abbiamo meriti perché dove esiste il talento compare il maestro».
Il passaggio al Bologna
Il 2018 è un anno particolare. A marzo viene a mancare il papà di Omar, mentre l’estate successiva il trasferimento al Bologna, dove entra a far parte della rosa della squadra Primavera. «Devo ammettere che mi sono emozionato e sentito molto orgoglioso – afferma mister Adolfo Rossi, che allenava la squadra Juniores della Sangiustese –. Omar è un ragazzo d’oro, molto intelligente, che ha dovuto affrontare anche delle difficoltà importanti. Avevo visto giocare Omar nella Junior Macerata. Grazie all’occhio del talent scout Fabrizio Brandelli siamo riusciti a portarlo alla Juniores nazionale della Sangiustese. Aveva sempre giocato come centrocampista, ma sin da subito gli ho chiesto di allenarsi per diventare difensore centrale, si è messo a disposizione e si sono viste le sue ottime qualità in quel ruolo. Non posso che augurargli il meglio per la sua carriera, se lo merita. È giocatore soprattutto con la testa, sono convinto che potrà arrivare. Intanto si goda questo momento bellissimo rimanendo umile com’è nel suo carattere». Come ha detto Pierluigi Pardo in diretta televisiva, «comunque andrà a finire, sarà una serata che non dimenticherà».
Dalla Sangiustese alla Scala del calcio, Omar Khailoti convocato da Mihajlovic
Grande Omar Khailoti
Ti auguro una grande carriera.
Grande Omar
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con la sangiustese di senigaliesi ha solo 2 presenze da 20 minuti e fuori ruolo, è stato notato in un raduno della nazionale juniores……bisogna crederci nei ragazzi…..
Per arrivare dove è arrivato, senza nessun genitore che lo sponsorizzi, senza procuratore e diciamo anche in tarda età perché solitamente i ragazzi già a 14 anni sono nei vivai di grandi società, e’ sicuramente un fenomeno, quindi complimenti e in bocca al lupo
Omar non ti conosco,ma la tua storia mi ha molto affascinato, ti auguro una carriera ricca di soddisfazioni.