Nel 2019 sulle strade italiane si sono registrati 172.183 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 3.173 decessi e 241.384 feriti. In provincia di Macerata sono stati 1.072 gli incidenti stradali che hanno portato alla morte di 27 persone e al ferimento di 1.508, 5 deceduti e 152 feriti in più rispetto al 2018.
È quanto emerge dalla statistica provinciale elaborata da Aci e Istat per lo scorso anno, nel quale la velocità è stata la causa di quasi la metà degli incidenti mortali, seguita dal mancato rispetto dei segnali stradali, mentre guidare distratti – principalmente dal proprio cellulare – ha causato un incidente su quattro.
La rete viaria extraurbana, che coinvolge strade provinciali, regionali e statali fuori dall’abitato, ha registrato il tasso di mortalità più alto con 10 decessi sul totale, 12 su strade urbane e altre strade entro l’abitato, 3 in altre strade fuori dall’abitato, 2 infine nel tratto autostradale del maceratese.
Nel territorio del Comune di Porto Recanati si sono verificati quattro decessi in conseguenza di incidenti stradali, tre nell’ambito del Comune di Treia e altrettanti in quello di San Severino, due sia nel territorio di Morrovalle che di Corridonia, uno in ciascuno dei seguenti: Macerata, Montecosaro, Monte San Giusto, Monte San Martino, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Sant’Angelo in Pontano, Serravalle del Chienti, e Urbisaglia.
È sulle strade urbane di Civitanova (255), Macerata (163), Tolentino (88) e Recanati (66) che è avvenuto il maggior numero di incidenti. Proprio al Comune di Civitanova va la maglia nera per il numero di persone ferite (354) fra quelle coinvolte in incidenti nel 2019.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il maltempo non incide significativamente sul tasso di incidentalità, visto che dei 1.072 incidenti stradali complessivi lo scorso anno ben 884 sono avvenuti con buone condizioni climatiche (sereno), solo 87 si sono verificati in giornate piovose.
I conducenti sono più esposti di passeggeri e pedoni, più gli uomini delle donne, principalmente nella fascia di età 30-54 anni.
Per quanto riguarda la tipologia dei mezzi coinvolti, nel 75,05% dei casi si è trattato di autovetture, ma sono i conducenti di bici e moto ad avere il più alto rischio di mortalità, rispettivamente quasi il doppio e quasi il triplo rispetto a chi viaggia in auto.
«Purtroppo, in relazione a quest’ultimo aspetto in particolare, possiamo già anticipare un dato sul 2020 – dichiara Enrico Ruffini, presidente dell’Automobile Club Macerata – dall’estate scorsa, infatti, è in preoccupante aumento l’incidentalità – sia in termini di feriti sia di morti – di chi è alla guida di biciclette e monopattini. La ragione va rintracciata nella crescente immissione in circolazione di questi mezzi, moltissimi dei quali sono stati e continuano a essere acquistati grazie al bonus mobilità promosso dal governo. Ci auguriamo si riesca a mettere presto riparo a questa situazione con una revisione del Codice della Strada».
Per contrastare dati tanto allarmanti, l’Automobile Club d’Italia promuove “This is my Street”, la campagna nazionale per la sicurezza stradale realizzata in collaborazione con la FIA (Federazione Internazionale de l’Automobile), che mira in particolar modo ad aumentare la cultura della sicurezza nei più giovani, e a creare i presupposti per far sì che i futuri utenti della strada siano in grado di adottare comportamenti più sicuri e consapevoli, a tutela della salute propria e di quella altrui.
I giovani partecipanti all’iniziativa esporranno cartelli nei quali sono riportate alcune frasi sulla sicurezza stradale, come: “Rispettiamo gli attraversamenti pedonali”, “Questa è la nostra strada rispettiamola”, “Aiutaci a mantenere la Strada Sicura”, “Non più vittime sulla strada”. Indirizzeranno così le loro richieste alle Istituzioni affinché cresca la coscienza sociale sui corretti comportamenti da tenere, e promuovano interventi veramente efficaci.
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COMITATO NO SOTTOPASSO VIA CARDUCCI S.S.16 CIVITANOVA MARCHE:
che Civitanova sia al primo posto in provincia per incidenti sulle strade urbane non è una novità, lo abbiamo denunciato altre volte anche su questo giornale on-line perchè è anche collegato alla nostra ferma opposizione al sottopasso su via Carducci per diversi motivi e contro la superficialità dei politici della precedente amministrazione CORVATTA che lo ha ideato, ribadirlo serve a ristabilire un’attenzione necessaria sia ai cittadini disinformati che all’amministrazione comunale e sopratutto alla nuova regionale che ha la possibilità di intervenire e modificare quanto riteniamo errato.
Anziche’ spendere milioni di euro per un sottopasso che lascia inalterato l’eccessivo traffico sulla S.S.16 che taglia in due Civitanova da sud a nord ed altri milioni di danni indiretti alle varie attività della zona ed al patrimonio immobiliare, occorre agire su diversi obiettivi alternativi come:
1) occorre l’apertura di un nuovo casello autostradale al confine con Porto Potenza Picena in modo da canalizzare il traffico diretto a Fontespina che attualmente ingolfa la statale uscendo dall’attuale casello A/14 il più trafficato delle MARCHE.
2) Fermata leggera del treno al PALALUBE/CUORE ADRIATICO ed utilizzo come metropolitana di superficie da e per la stazione centro come succede in diverse città italiane ed europee dove in alcuni casi non esistono neanche le sbarre ma avvisatori acustici e visivi per fermare e riavviare il traffico in poco tempo una volta passato il treno .
3) RFI/TRENITALIA deve migliorare i tempi di chiusura del passaggio a livello, perchè ciò è possibile, e senza che i ritardi siano un alibi per la costruzione del sottopasso.
4) Civitanova è dotata di diversi sottopassi sulla ferrovia adriatica ed a ragione data l’alta frequenza giornaliera di treni mentre la Civitanova Albacina è sotto utilizzata, siamo testimoni che su certe corse i vagoni sono vuoti di passeggeri od al massimo uno/due…
5) SPERPERARE RISORSE PUBBLICHE E’ SEMPRE UN INSULTO AI CONTRIBUENTI, OGGI, CON LE COMPLICAZIONI E L’AUMENTO DEL DEBITO PUBBLICO DERIVANTI DALLA PANDEMIA, LO E’ ANCORA DI PIU’.
6) Per ridurre il primato di Civitanova come incidenti, dato che la statale 16 non è più da tempo una strada periferica ma all’interno della città, occorrono che siano attuati anche i suggerimenti di cui sopra e l’accesso diretto alla zona sud/stadio del traffico all’uscita della superstrada senza ingolfare la statele 16 a nord come sembra abbia programmato l’attuale amministrazione.
Bisogna andare piano e non usare i cellulari.