di Andrea Cesca (foto di Fabio Falcioni)
Il Matelica si morde i gomiti. In vantaggio di due reti ad un giro di lancetta dal 90’ i biancorossi si fanno raggiungere dal Cesena in pieno recupero. Termina 2 a 2 la partita dell’Helvia Recina, lottata, spigolosa. La firma sul risultato la mettono le doppiette di Leonetti e di Bortolussi, che sale a quota 10 nella classifica dei marcatori e che è proprio di Matelica. Grande è il rammarico in casa biancorossa per aver gettato alle ortiche una vittoria che sembrava in cassaforte.
Stessi punti in classifica (17) stesso numero di vittorie. Matelica e Cesena arrivano appaiate alla sfida dell’Helvia Recina, la prima tra i professionisti. Matelica-Cesena non è però una partita inedita, le due squadre si sono date battaglia nel girone F di Serie D due stagioni fa, a spuntarla fu la formazione romagnola sul filo di lana. Lo scontro diretto giocato al Giovanni Paolo II fu appannaggio della squadra di Mauro Canil, 1 a 0 con rete di Franchi in pieno recupero. Il giocatore più in forma del “Cavalluccio” è l’attaccante Mattia Bortolussi, capocannoniere nel girone B di Serie C con 8 gol, tanti quanti ne ha messi a segno Zlatan Ibrahimović. Bortolussi è un matelicese doc nato ad Ancona “per motivi ospedalieri” dice lui, cresciuto nel settore giovanile biancorosso prima di emigrare nella vicina Gubbio.
Gianluca Colavitto conferma lo stesso undici iniziale di Padova, assente ancora Di Renzo mentre torna a disposizione del tecnico Rossetti; Pizzutelli lamenta un fastidio muscolare e va in tribuna. Due le assenze nelle file dei romagnoli, Caturano e Ricci. Squadre speculari in campo, anche William Viali si affida allo stesso undici sceso in campo sette giorni fa nel derby giocato e vinto con il Ravenna che è costato la panchina a Giuseppe Magi. Pronti via Martorel sbaglia il rinvio con i piedi, ne approfitta Bortolussi, il destro viene murato da De Santis poi Russini mette in rete ma l’arbitro annulla su indicazione dell’assistente per la posizione di fuorigioco del numero 10 del Cesena. La formazione ospite è più intraprendente, al quarto d’ora Petermann scarica il sinistro dalla distanza, Martorel si salva in due tempi. Sul capovolgimento di fronte il Matelica si rende pericoloso con Calcagni: Volpicelli allarga per il numero 19, la conclusione di esterno destro impegna severamente Nardi. I padroni di casa alzano il baricentro, al 20’ Calcagni e tre minuti più tardi Volpicelli su calcio piazzato non inquadrano di poco lo specchio della porta.
Il Matelica esulta dopo la rete dell’1 a 0
La squadra di Colavitto cresce e al 27’ trova la rete del vantaggio: lancio di De Santis dalla retrovie, Balestrero di testa allunga per Leonetti, l’attaccante aggancia la sfera, entra in area, dribbling secco sull’avversario e palla in fondo al secco: 1 a 0, prima rete in campionato per l’attaccante pugliese. Il Matelica insiste alla ricerca del raddoppio, Calcagni dalla sinistra mette a centro per Bordo, il destro da fuori area viene respinto con i pugni da Nardi. Un minuto più tardi l’estremo difensore del Cesena è ancora grande protagonista sul sinistro ravvicinato di Leonetti. Prima del riposo un destro di Masini non inquadra di poco il bersaglio grosso. Il Cesena nel secondo tempo riparte con Koffi al posto di Capanni, ma è il Matelica ad andare per primo alla conclusione con Balestrero, destro parato. Al quarto d’ora Volpicelli disegna una traiettoria insidiosa con un tiro-cross dalla destra, Nardi non si fa sorprendere. Sul far della sera all’Helvia Recina si accendono i riflettori, la partita offre pochi spunti di cronaca rispetto ai primi 45’, il gioco ristagna a centrocampo. Nel frattempo il Matelica perde per infortunio il difensore Cason, costretto ad uscire in barella dal terreno di gioco dopo uno scontro con Bortolussi.
Gli ultimi dieci minuti sono palpitanti. Al 35’ il Cesena trova la via del pareggio, ma l’arbitro annulla: Ciofi crossa dalla destra, Martorel non trattiene la sfera, Bortolussi mette in fondo al sacco ma il direttore di gara fischia il fallo di Nanni sul portiere. Nelle battute conclusive il Matelica trova la rete del raddoppio grazie ad un calcio di rigore per un fallo di Ciofi su Calcagni: sul dischetto degli undici metri Leonetti non lascia scampo a Nardi, 2 a 0. Partita chiusa? Neanche a pensarci. Prima del 90’ un cross di Zecca dalla destra trova l’incornata vincente di Bortolussi, 2 a 1. Nel primo dei tre minuti di recupero Masini tocca la palla con il braccio su un calcio d’angolo, l’arbitro assegna il calcio di rigore e ammonisce il difensore: Bortolussi calcia forte, Martorel intuisce ma non ci arriva, 2 a 2.
Il tabellino:
MATELICA (4-3-3): Martorel 5,5; Masini 6, Cason 6,5 (25’ st Magri 6), De Santis 6,5, Maurizii 6; Calcagni 7, Bordo 6, Balestrero 6,5; Volpicelli 6,5 (30’ st Moretti ng), Leonetti 7, Franchi 5,5. A disp.: Cardinali, Puddu, Fracassini, Barbarossa, Rossetti, Baraboglia, Peroni, Ruani. All. Gianluca Colavitto 6.
CESENA (4-3-3): Nardi 7; Ciofi 6, Gonnelli 6, Maddaloni 5,5, Favale 5,5; Staffé 6, Petermann 5,5 (32’ st Zecca 6,5), Ardizzone 5,5; Capanni 6 (1’st Koffi 5,5), Bortolussi 7, Russini 6 (19’ st Nanni) . A disp.: Satalino, Bizzini, Longo, Sala, Aurelio, Munari, Collocolo, Campagna, Capellini. All. William Viali 6.
TERNA ARBITRALE: Nicolini di Brescia 6 (Tricarico – Pinna)
RETI: 27’ p.t. e 42′ s.t. (rig.) Leonetti, 44’ s.t. e 47’s.t. (rig.) Bortolussi
NOTE: gara a porte chiuse. Osservato 1’ di raccoglimento per la morte di Rosina Venanzoni, moglie del socio del Matelica Pacifico Paolucci. Il Matelica gioca con il lutto al braccio. Ammoniti: Cason, Leonetti, Martorel, Ardizzone, Balestrero, Bortoussi, Ciofi. Calci d’angolo: 2 -3. Recupero: 5′ (2’+3′).
Ricomparso lo striscione della “S.S. Maceratese”
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Dopo la critica fatta domenica scorsa, vedendo la partita oggi il matelica ha giocato veramente a calcio e non meritava il pareggio. Ma il calcio è anche questo… fino che non fisica la fine dell’incontro non bisogna mai abbassare la guardia
Quattro punti persi (Arezzo e Cesena) che possono pesare nella classifica finale anche se il gioco messo in mostra dalla Materacese in attacco, lascia ben sperare. Un vero peccato gli svarioni difensivi.