Lucrezia Ercoli
di Federica Nardi
La maceratese Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia, festeggia oggi la seconda ristampa del suo volume “Chiara Ferragni, filosofia di un’influencer” (Melangolo, 2020) a nemmeno due settimane dall’uscita. Un successo che va oltre il classico pubblico dei lettori di saggistica filosofica e di cui è complice anche la nota influencer protagonista del libro, che a sorpresa ha condiviso una storia Instagram di Ercoli facendo finire la pubblicazione al secondo posto tra le nuove uscite Amazon. «Il metodo della Popsophia, cioè le categorie della filosofia applicate alla società di massa, con la Ferragni ho trovato il grimaldello perfetto – spiega Ercoli -. Lei mi aveva detto che era curiosissima di leggerlo. Poi a sorpresa mi ha ripostato».
Quando nasce il libro?
«Era un libro scritto per gioco, durante la prima quarantena. L’idea mi è venuta quando Chiara Ferragni è andata al festival del cinema di Venezia perché ha preso possesso del “posto sacro” per eccellenza della cultura alta e del cinema d’autore. Ferragni e Fedez che fanno la conferenza stampa insieme ai registi più raffinati del mondo era talmente forte come provocazione che è nata l’idea. Poi durante la quarantena è tornata sulle cronache con la raccolta di beneficienza per la Terapia intensiva di Milano, riuscendo a trasformarsi in maniera geniale: da un lato è riuscita a cavalcare questo clima così pulmbeo della pandemia, dall’altro ha sfruttato positivamente il suo ruolo. Da qui l’idea del contagio dell’influencer, uguale e contrario al contagio del virus».
Il libro è in ristampa?
«Il libro è in seconda ristampa ed è uscito il 5 novembre, sono passate appena due settimane. È stata una cosa molto veloce, perché il libro ha una distribuzione nazionale e già le librerie si erano dimostrate interessate. Poi la Ferragni ha ripostato la mia storia instagram e Amazon ha chiamato l’editore perché è stato invaso dalle richieste. Dopo il repost è andato al secondo posto delle novità in libreria e ancora adesso sta tra i primi posti in diverse categorie».
Ferragni le ha scritto?
«Lei ha visto questa pubblicazione. Noi le abbiamo mandato una copia e poi mi ha scritto dicendo che era curiosissima di leggerlo, mi ha fatto scrivere anche dal suo staff e poi, in maniera non prevista, ha ripostato la mia storia».
Che pubblico ha trovato?
«Mi hanno scritto da tutto il mondo, anche dall’Australia. Messaggi in inglese e spagnolo. Persone completamente aliene al mondo della filosofia l’hanno acquistato e lo stanno leggendo. Anche se il libro non è una biografia della Ferragni, questo è abbastanza chiaro dalla quarta di copertina. Sono curiosa di vedere le reazioni. Anche sotto il video di presentazione che ho pubblicato è iniziato un dibattito sul concetto di romanzo di formazione contemporaneo, sull’autenticità. L’idea è creare una discussione su tematiche che ci riguardano tutti, intorno a qualcosa che sembrava relegato alla superficialità».
Lei era una fan di Ferragni?
«Io la seguivo da tanto sui social, anche se essendo io un’appassionata anche di x Factor seguivo anche Fedex da più tempo. Facendo ricerca, andandomi a leggere anche quello che aveva pubblicato ad Harvard in inglese, ho scoperto un mondo che seguendola solo dagli ultimi anni non conoscevo».
Sul piano filosofico qual è stata l’operazione?
«Il tentativo è stato connetterla a mondi molto lontani. Il metodo della Popsophia, cioè le categorie della filosofia applicate alla società di massa, con la Ferragni ho trovato il grimaldello perfetto. Dalla questione del reality fino all’imitazione da Aristotele ai social media. Alla fine si è rivelato un terreno fertile, perché dall’estetica all’etica tutte le categorie filosofiche possono essere messe in discussione nell’ambito di un personaggio come la Ferragni».
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Lucrezia, N. 1
Fenomeno ormai consolidato. Come le scarpe Lidl, basta che se le sia infilate Fedez e i ragazzini fanno a "botte" per averlo.
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Brava Lucrezia, bel colpo, interamente meritato.
Non so come si possa riuscire a scrivere un libro su una persona che rappresenta il nulla cosmico , complimenti sinceri a questa ragazza, io non sarei stato in grado di scrivere nemmeno 3 righe su chiara ferragni.
Lei sig. Principi sbaglia su tutta la linea..
se sei il nulla cosmico non fatturi come lei…. questa ragazza ha inventato un nuovo modo di comunicare e sposta un mare di soldi e di conseguenza crea posti di lavoro nell’indotto dei brand che la inseguono per promuoversi.
Lei e il marito con un messaggio instagram ha raccolto milioni in una settimana per i lavoratori dello spettacolo(attrezzisti e operai) dimenticati dal governo…
questa sarebbe il nulla cosmico?
Allora per lei Armani cos’è uno che fa magliette nere?
X sauro paolucci
Non è mia abitudine catalogare il valore delle persone in base alla dichiarazione dei redditi.
Che la ferragni guadagni milioni nessuno lo mette in dubbio, il nullo cosmico a cui facevo riferimento è all’utilita’ di questi personaggi, influencer.
Le ragazzine che crescono sognando di imitare la ferragni per diventare influencer anche loro piuttosto che medici, ingegneri, avvocati, per me non è una cosa positiva, siamo tornati indietro di decine anni se il sogno delle teenager sono le influencer.
Comunque non me ne può fregar di meno ne di chiara ferragni ne di chi gli va appresso, contenti loro contenti tutti.
L’utilità sta nel fatto che un prodotto va venduto.
lei ha trovato un nuovo modo di farlo vendere..è molto semplice.
non appassiona neanche me, ma chi è capace di rivoluzionare un qualcosa non può che avere la mia ammirazione.