La prima riunione dove si è costituito il comitato di Corridonia
“Corridonia green no discarica”. E’ il nome del comitato che si è costituito in città per scongiurare l’ipotesi che il nuovo sito provinciale venga realizzato proprio a Corridonia. Si definiscono «un’organizzazione di volontariato e biodegradabile dato che, appena raggiunto lo scopo – spiegano – verrà sciolta». Presidente è Andrea Germondari, già in prima linea nelle battaglie contro il biogas, vice l’ex sindaca di Petriolo Piera Debora Mancini. Gli altri consiglieri: Rodolfo Salvatelli, Donatella Pierantoni ed Ermanno Lattanzi. «Il comitato – spiegano – ha come finalità quella di mettere in campo tutte le azioni, consentite dalla legge, utili e necessarie a scongiurare la possibile realizzazione della discarica provinciale di rifiuti a Corridonia. Nelle prossime iniziative ci sarà modo, per chi volesse, di aderire facendo una semplice richiesta. Non possono essere promotori le persone che ricoprono incarichi di partito e persone elette». Corridonia infatti ha ben due siti tra gli otto meglio piazzati in tutta la provincia dall’assemblea dei sindaci dell’Ata 3. «Come primo passo – continua il comitato – inizieremo a promuovere la diffida rivolta ai decisori pubblici affinché non venga danneggiata la proprietà privata e l’attività economica. Lo scopo principale è quello di tutelare i propri diritti e dimostrare di aver manifestato chiaramente le proprie intenzioni alla controparte. Per richiederla basta richiederla alla mail discaricacorridonia@gmail.com Essa deve essere compilata dai proprietari degli immobili o i legali rappresentanti delle aziende interessate. Come seconda cosa abbiamo fatto un ulteriore accesso agli atti per avere, tra le tante cose importanti, le famose schede per la compilazione delle osservazioni delle aree idonee per la discarica provinciale. Nel documento dell’Ata 3 n. 10 del 26 giugno 2020 si parla anche di iniziativa privata per l’acquisizione degli eventuali pareri di compatibilità. Ma per il momento, e sono passati mesi, nessun proprietario dei terreni è stato informato di questa possibilità né gli è stato fornita tale scheda. Nelle prossime settimane organizzeremo altre riunioni di quartiere».
La diffida preparata dal comitato
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Bravi, i miei concittadini… Si organizzano al di fuori dei partiti, che ormai sono alla canna del gas. I tempi cambiano. Un tempo erano i partiti organizzati a mobilitare la gente. Oggi, con i social, si formano gruppi per tante cose amene, o insignificanti. Mentre questa iniziativa è di valore democratico e su di un argomento penalizzante per Corridonia e il territorio, non solo corridoniano.
Il sindaco Cartechini vi ascolterà? Ci credo poco: è alla fine della sua carriera politica. E poi deve aspettare gli ordini superiori. Mi auguro che pure i partiti si facciano sentire. Altrimenti con che faccia si presenteranno alle prossime amministrative?
Comunque, con questa iniziativa popolare e populiste, ossia di popolo, magari usciranno nuovi volti per la vita amministrativa di Corridonia, da spendere per le prossime elezioni.