Il sindaco Gentilucci, il dirigente Cavallaro e i genitori durante il sit in questa mattina di fronte alla scuola di Pieve Torina
di Monia Orazi
Sit in, pacifico, di protesta questa mattina davanti alla scuola di Pieve Torina, per chiedere un insegnante di sostegno per il piccolo Gianluca che frequenta la prima media.
Spiega la mamma Sonia Girolami: «Invio un messaggio al ministro Lucia Azzolina ed al presidente del consiglio Giuseppe Conte, all’ufficio scolastico regionale e provinciale.Siccome la scuola è un dovere mio figlio ha il diritto di avere un insegnante di sostegno, sin dal primo giorno di scuola. Va cambiato il sistema, sono nove anni, da quando mio figlio va a scuola che abbiamo sempre lo stesso problema. Non mi sta bene che che si fanno le nomine degli insegnanti, dopo quindici giorni venti giorni. Le nomine vanno fatte prima perché all’inizio della scuola devono essere organizzati per avere tutti gli insegnanti. A quindici giorni dall’inizio della scuola con mio figlio siamo al vecchio programma, non va bene. Ha diritto ad apprendere come gli altri. Le diciotto ore di sostegno a cui ha diritto sono state coperte con gli assistenti sociali, che però non possono fare la stessa cosa degli insegnanti. Chiedo che questo problema non ci sia più, non solo per mio figlio Gianluca ma anche per tutti gli alunni più fragili, che hanno diritto ad essere seguiti come meritano».
Presenti alcune decine di concittadini della donna che hanno esposto alcuni striscioni, con scritto che la scuola è un diritto. A dare loro man forte il sindaco Alessandro Gentilucci in fascia tricolore ed il dirigente scolastico Maurizio Cavallaro. Secondo gli ultimi contatti avuti con l’ufficio scolastico provinciale di Macerata la nomina dell’insegnante dovrebbe avvenire entro domani.
Spiega il dirigente Cavallaro: «Le nomine degli insegnanti sono in ritardo. Abbiamo subito questi tempi che si sono allungati perché le convocazioni sono state fatte ma non sono state accettate, poi si rileva un problema tra le graduatorie ad esaurimento e quelle provinciali, con una certa complessità del sistema. Noi abbiamo messo a disposizione quelle poche ore che potevamo. Speriamo per domani mattina di avere la nomina, sono stati convocati in quattrocento. Nell’istituto comprensivo ci sono due supplenze per il sostegno fino al 31 agosto, sono due buone cattedre, in questo ambiente si lavora bene, invito a scegliere questi posti. Comprendo la sofferenza della famiglia, sulla carta i diritti ci sono, ma non sempre sono garantiti. Dovrebbero essere esercitati sin dal primo giorno in cui spettano. Ci sono meno insegnanti, la professione inizia ad essere meno appetibile. Siamo riusciti a comprendere due cattedre di italiano solo pochi giorni fa».
Battagliero il sindaco Alessandro Gentilucci ha chiesto l’assegnazione del docente di sostegno: «Questa situazione doveva essere risolta prima dell’inizio della scuola. Da qui l’origine della protesta, che denota na sensibilità della comunità, un segno di vicinanza nei confronti della famiglia in particolare di Gianluca. La scuola è un diritto e in particolar modo per le persone più fragili come lui, abbiamo la necessità di dare delle risposte, che non è possibile procrastinare perché l’istruzione di un bambino disabile è più difficoltosa rispetto a tutti gli altri. Con questo sit in si manifesta la nostra sensibilità della comunità, nei confronti dei più deboli e oggi ci siamo riuniti qui, in modo silenzioso così come siamo abituati a fare a Pieve Torina in maniera molto dignitosa, ma facciamo sentire la nostra voce, il nostro dissenso nei confronti delle istituzioni scolastiche sia provinciali che quella regionale. Abbiamo chiesto al dirigente scolastico di adoperarsi per provvedere anche d’urgenza, perché questa situazione non è più tollerabile. Abbiamo ricevuto rassicurazioni per domani di una nomin, ho chiesto che venga comunicata direttamente alla mamma perché e ovviamente il soggetto che cura i diritti del figlio».
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