Il Castello della Rancia
è da sistemare,
i fondi dall’8 per mille

TOLENTINO - Il Comune vuole riaprire la storica struttura che necessita di interventi dopo i danni legati al sisma. Approvato dalla giunta il progetto di fattibilità tecnico-economica

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Il Castello della Rancia

 

Sistemazione del Castello della Rancia di Tolentino, il Comune ricorre all’8 per mille. La storica struttura è stata danneggiata dal sisma (dichiarata parzialmente inagibile) e necessita di ulteriori importanti interventi al fine di migliorarne il comportamento in caso di sisma e per il ripristino completo dell’agibilità e allo stato attuale non risulta inserito in nessuno dei Piani di Ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate dal sisma approvati con apposite ordinanze del commissario straordinario della ricostruzione. «La realizzazione di interventi definitivi sul Castello della Rancia comporterebbe la ripresa completa di tutte quelle manifestazioni ed eventi che prima erano ospitate proprio nel Castello e avrebbe una significativa influenza positiva sulla comunità – dice il Comune di Tolentino -. A tal proposito l’amministrazione ritiene necessario eseguire interventi di miglioramento sismico». Con l’intento di reperire i fondi necessari «il Comune ha pensato di accedere al contributo dell’otto per mille dell’Irpef a diretta gestione statale per l’anno 2020, previsto per diverse tipologie di interventi tra i quali anche la “Conservazione dei beni culturali” e che le risorse derivanti dalle dichiarazioni dei redditi relative agli anni dal 2016 al 2025, e riferite alla categoria “Conservazione dei beni culturali”, sono destinate agli interventi di ricostruzione e di restauro dei beni culturali danneggiati o distrutti a seguito degli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016». Il Comune ha presentato un’istanza per questa categoria per l’intervento di “Restauro e miglioramento sismico del Castello della Rancia”. Per ottenere il finanziamento era necessario presentare un progetto e il Comune ha ritenuto necessario acquisire il progetto di miglioramento sismico del Castello della Rancia per il quale era stato affidato l’incarico all’architetto Claudio Canullo che ha elaborato un progetto di fattibilità tecnico-economica e il relativo quadro economico che ammonta a 1,3 milioni di euro. La Giunta ha approvato questo progetto che sarà presentato per poter disporre dei fondi messi a disposizione, disponendo che la realizzazione dell’intervento è condizionata dall’effettiva ammissione a finanziamento per il contributo otto per mille dell’Irpef a diretta gestione statale per l’anno 2020.



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