Rogo alla Gold bet,
doppia condanna

PORTO RECANATI - Un anno per i due imputati, avevano dato fuoco al locale che era di proprietà di Luigi Immobile, cugino del calciatore di Serie A

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L’incendio alla sala scommesse Gold Bet

 

Incendio ad una sala scommesse di Porto Recanati, due condanne al tribunale di Macerata. Il locale che era diventato bersaglio dell’azione era la Gold Bet. All’epoca, era il 28 marzo 2013, il titolare era, Luigi Immobile, cugino di Ciro Immobile, il calciatore della Lazio ultimo capocannoniere della Serie A. Il commerciante aveva chiarito: «Mai ricevuto minacce, ma è chiaro che qualcuno ha voluto darmi fastidio». Secondo l’accusa, l’incendio era stato commissionato a uno degli imputati, Davide Nicolosi, 37 anni, di Catania, da due persone per le quali la vicenda giudiziaria è corsa separatamente. Nicolosi, continua l’accusa (pm Lorenzo Pacini) avrebbe appiccato l’incendio insieme al 31enne Erik Alexander Cardellini, civitanovese. Per far partire il rogo gli imputati avrebbero usato della benzina con cui avrebbero appiccato il fuoco alla porta della sala scommesse, in via Toscanini. Oggi sono stati entrambi condannati ad un anno dal giudice Vittoria Lupi del tribunale di Macerata.



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