Condannato il primo grado per violenza sessuale, un 65enne prosciolto con formula piena in appello. L’uomo, di origine marocchina, residente a Cingoli, era finito sotto accusa perché avrebbe costretto il coniuge a subire rapporti sessuali contro la sua volontà. La donna inoltre sarebbe stata anche vittima di atteggiamenti violenti e aggressivi, sia verbali che fisici (l’accusa parla di calci e schiaffi). Inoltre l’avrebbe minacciata se non avesse smesso di lavorare e di indossare abiti occidentali. Dopo la condanna a due anni e sei mesi in primo grado per violenza sessuale, ieri l’uomo, difeso dall’avvocato Massimiliano Cingolani, è stato assolto con formula piena. La difesa aveva sostenuto l’inattendibilità di quanto dichiarava la vittima e il fatto che non vi fossero riscontri delle violenze e che dalle indagini erano emerse discrepanze per quello che riguardava i maltrattamenti che la donna diceva di avere subito (accusa da cui il 65enne era stato assolto in primo grado).
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