Paolo Cellini, presidente del Comitato Regionale Marche
di Michele Carbonari
«Secondo me tutto andrà bene fin quando non escono fuori dei singoli casi di contagio. Solo allora partirà un meccanismo totalmente diverso, di controlli, precauzioni e quarantene». Sono le parole del presidente del Comitato Regionale Marche Paolo Cellini a proposito del protocollo sanitario che tutte le squadre devono adottare per praticare attività sportiva. Nel frattempo, il numero uno del calcio marchigiano non fa retromarcia sul format da attuare in vista della prossima stagione: un girone di Eccellenza a 18 squadre, due della stessa composizione in Promozione, mentre saranno da 16 società i vari raggruppamenti di Prima categoria (quattro) e di Seconda categoria (otto).
Il presidente della Cluentina, Massimiliano Marcolini
È quanto stabilito nella mattinata di oggi dal direttivo del Comitato Regionale Marche. Ad annunciarlo è lo stesso Cellini: «L’Eccellenza sarà composta da 18 squadre. In Promozione, invece, ora ci sono 33 aventi diritto e proprio stamattina abbiamo preso la decisione di integrare l’organico con altre tre società. Per cui verranno fuori due gironi da 18». In base alla graduatoria dei ripescaggi aggiornata qualche ora fa, sembra quindi ad un passo e quindi scontato lo storico salto di categoria della Cluentina (che farà compagnia a K Sport Montecchio e Sampaolese). «Proseguendo, ci saranno quattro gironi di Prima categoria, ciascuno formato da 16 club. Ad oggi ci potrebbe essere un solo ripescaggio. Stando alle graduatorie pubblicate, la prima che merita la promozione è la Folgore Castelraimondo – prosegue Paolo Cellini -. Abbiamo ricevuto qualche qualche reclamo e contestazione per quanto riguarda la Seconda categoria. Al momento ci risulta essere un posto vacante, quindi è previsto un solo ripescaggio, quello dell’Argignano, per raggiungere le 128 squadre che comporranno gli otto gironi».
Sanificazione agli spogliatoi del Polisportivo di Civitanova
Definita la formula dei campionati calcistici della stagione 2020/2021, il presidente del Comitato Regionale Marche spiega la situazione a proposito dei protocolli sanitari per avviare e soprattutto praticare l’attività sportiva. «Eccellenza e Promozione partiranno per prime. Vedremo qual è l’impatto e come si riusciranno a fronteggiare tutti i vari problemi. È un passaggio importante e pratico che sarà un modello e un esempio anche per le altre categorie, che si dovranno adeguare. Se non succede nulla e tutto va avanti nella direzione giusta, nessuno lancerà l’allarme. Ma se qualcosa dovesse venir fuori a quel punto tutto viene coinvolto in un processo più profondo e radicale – afferma Cellini-. Le norme ci sono e sono sempre molto impegnative e restrittive, perché sono quelle della prima ora, quando l’obiettivo era di salvaguardare la salute. I dati di oggi dimostrano che il virus è presente e circola. Con questo nuovo protocollo, un po’ meno impegnativo rispetto al precedente, il contenuto resta sempre lo stesso. L’aggiornamento prevede che i responsabili della gestione possono essere collaboratori della società. Se fosse dovuto essere un medico o uno specialista è chiaro che sarebbe stato impossibile trovare un numero adeguato di figure professionali preparate. Si può provare a fare».
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Mi auguro vivamente, per il Signor Cellini, ma in realtà per tutti noi, che i prossimi campionati di Eccellenza e Promozione, che inizieranno non prima di fine settembre o inizio ottobre, strutturati su 34 giornate, non subiranno mai alcuna interruzione o sospensione per causa del Covid 19. Partendo infatti in considerevole ritardo rispetto agli anni precedenti, prevederanno per forza di cose molti turni infrasettimanali per poter terminare la regular season in tempi accettabili. Sarebbe pertanto complicatissimo inserire in un tale affollato calendario delle partite di recupero. La soluzione prospettata invece da molte società, nonché condivisa pienamente dal sottoscritto, di due gironi di Eccellenza di 12 squadre avrebbe comportato in tutto 22 turni e quindi non si sarebbe mai fatto ricorso a partite infrasettimanali (tra l’altro molti giocatori lavorano anche per cui avranno difficoltà a giocare tali incontri e un eventuale rinvio di alcune partite sarebbe stato risolto in maniera molto più semplice. Inoltre si sarebbero accontentate alcune piazze di città importanti quali Macerata e Civitanova Marche, che avrebbero avuto le loro squadre ripescate nel massimo torneo dilettantistico marchigiano. Per non parlare poi che due gironi di Eccellenza avrebbero anche accorciato di molto le trasferte delle varie squadre, evitando per esempio a quelle ascolane di recarsi nel pesarese e viceversa. I gironi di Promozione di conseguenza sarebbero stati meno affollati e quindi con meno partite da giocare. Una soluzione quindi piuttosto logica che avrebbe accontentato molti e risolto anche altri problemi ma evidentemente spesso le soluzioni più semplici e logiche lasciano il tempo che trovano