Covid, screening con test rapidi
su pazienti oncologici:
Banco Marchigiano partner di Torrette

PROGETTO nazionale di eccellenza che vede l'istituto di credito in prima linea. Il direttore Moreschi: «Un intervento fatto col cuore a supporto della sanità regionale»

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L’ospedale di Ancona

 

Un progetto di grande impatto e innovazione che rappresenta un unicum a livello nazionale. Uno screening di 4 mesi, reso possibile a costo zero per il sistema sanitario regionale grazie al supporto del Banco Marchigiano e all’azienda di Ancona Innoliving, rivolto a pazienti e operatori sanitari della Clinica Oncologica dell’Università Politecnica delle Marche – Ospedali Riuniti di Ancona, finalizzato a rilevare, attraverso l’utilizzo dei test rapidi, la presenza degli anticorpi del Sars Cov2 nel sangue di pazienti oncologici e gli stessi operatori sanitari della Clinica Oncologica.

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Marco Moreschi, direttore del Banco Marchigiano

«Non solo con le parole – dice il dg del Banco Marchigiano, Marco Moreschi – ma soprattutto con i fatti intendiamo dare seguito al nostro obiettivo di diventare una Banca di riferimento per il sistema economico, produttivo, sociale delle Marche. E pertanto abbiamo voluto supportare questo progetto di eccellenza, promosso da Ospedale Riuniti di Ancona, che è da tutti riconosciuto come centro regionale di qualità, dalla Clinica Oncologica dell’Università Politecnica delle Marche e dalla Fondazione Ospedali Riuniti Onlus. Da noi particolarmente apprezzato il fatto che questo progetto si rivolga ad una categoria fragile della popolazione ed alle figure professionali che si occupano della loro salute». I rapid test Orient Gene, considerati tra i più affidabili sul mercato, tanto da essere scelti, tra gli altri, dall’Ospedale Sacco di Milano, sono stati donati gratuitamente dall’azienda di Ancona Innoliving. Un’iniziativa ribattezzata “Procedura Tacco” (Test sierologici per Anticorpi anti-sars-Cov-2 all’interno della Clinica Oncologica di Ancona), promossa dalla professoressa Rossana Berardi, direttrice della clinica stessa, con l’obiettivo di tutelare lo stato di salute già compromesso dei suoi pazienti, facile bersaglio biologico del Covid–19 a causa della forte fragilità immunologica. «Mai come in questo momento storico – conclude il dg – la sanità ha necessità di un supporto anche esterno per mettere in campo interventi di prevenzione e contenimento del Sars Cov2, nella prospettiva di scongiurare una recrudescenza dello stesso e, nel caso si verificasse, farci trovare tutti pronti a far di nuovo fronte a una emergenza che non si era mai verificata prima con queste proporzioni e con questo impatto sull’intero sistema sanitario nazionale e regionale».



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